Filippo Turetta, la confessione: "Ho pensato di farla finita, non ho avuto il coraggio"
La fuga tragica di Filippo Turetta: le confessioni e l'approvazione dell'estradizione in Italia
Nuove informazioni emergono dal verbale di interrogatorio di Filippo Turetta, il quale ha rivelato di aver cercato più volte di porre fine alla propria vita durante la sua fuga, confessando il terribile omicidio della sua fidanzata. Le autorità tedesche hanno reso noto che Turetta ha ammesso di aver ucciso la sua compagna e di aver tentato ripetutamente il suicidio, ma di non aver avuto il coraggio di compierlo.
Nel verbale, Turetta afferma: "Ho ucciso la mia fidanzata, ho vagato in questi giorni cercando di porre fine alla mia vita. Ho considerato più volte di schiantarmi contro un ostacolo e mi sono anche puntato un coltello alla gola, ma non ho avuto il coraggio di farlo."
Approvazione dell'estradizione
Nella mattinata odierna, le autorità tedesche hanno autorizzato l'estradizione di Turetta verso l'Italia. Secondo un comunicato pervenuto al Corriere, la Corte d'appello di Naumburg ha confermato il via libera alla consegna del sospettato alle autorità italiane.
Il mandato di arresto europeo emesso contro Turetta lo accusa di aver causato intenzionalmente lesioni corporali così gravi da provocare la morte di un'altra persona.
I retroscena
Durante il momento dell'arresto, quando le forze dell'ordine tedesche hanno controllato la sua borsa, hanno fatto una scoperta agghiacciante: un coltello da cucina con una lama di dodici centimetri. Il sangue era diffuso ovunque, sulle sue scarpe, sui vestiti e sui sedili dell'auto.
Il tragico evento legato alla fuga di Turetta sconvolge per la gravità degli atti commessi e l'autorizzazione all'estradizione in Italia sottolinea la volontà delle autorità di portare avanti il processo legale in merito all'orrore di cui è stato accusato.