Scatta la procedura semplificata per la Cig in deroga. Sono partite le richieste all’Inps per il pagamento diretto della cassa con l’anticipo del 40% delle spettanze: le regole sono cambiate e per questo ammortizzatore non bisognerà più passare per le Regioni ma fare la richiesta direttamente all’Istituto.
Le nuove regole
Valgono per le settimane successive alle prime nove previste dal decreto Cura Italia mentre per le prime si dovrà continuare a seguire il vecchio iter.
L’Inps
Ha pubblicato anche i dati aggiornati. Per la cassa integrazione con causale Covid e per gli assegni di solidarietà sono stati autorizzati a maggio 849 milioni di ore. Queste richieste si riferiscono solo alle prime nove settimane di cassa previste dal decreto Cura Italia.
Nel complesso le ore di cassa e assegno ordinario autorizzate a maggio, comprese quelle non Covid, sono state 871 milioni con una crescita del 3301% su maggio 2019. Il decreto Rilancio ha esteso la durata della cig con causale Covid da 9 a 18 settimane. Ma ha previsto che la fruizione delle ultime quattro andasse fatta dopo il primo settembre, una volta esaurite le altre. Le domande di cassa integrazione
Spiega l'Inps devono essere inviate entro la fine del mese successivo a quello in cui ha avuto inizio il periodo di sospensione o di riduzione dell’attività lavorativa. Per consentire un graduale adeguamento al nuovo regime, il decreto 52/2020 ha stabilito che i termini sono spostati al 17 luglio 2020 (trentesimo giorno successivo a quello di entrata in vigore del decreto-legge) se questa data è posteriore a quella prevista per la scadenza dell’invio delle domande. Le domande riferite ai periodi di fermo del lavoro che hanno avuto inizio tra il 23 febbraio e il 30 aprile 2020 devono essere inviate, a pena di decadenza, entro il 15 luglio. Le domande di cig in deroga con il pagamento diretto dell’Inps dovranno riguardare periodi sospensione dell’attività a partire dal 26 aprile. La crisi economica legata all’emergenza epidemiologica si riflette anche nei dati sul precariato. Solo a marzo il calo è stato del 37,8% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.(GazzettadelSud)
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