Attacco a De Luca: "Vada in pensione sul mare di Salerno"
Ciro Fiola, ex presidente della Camera di commercio di Napoli, lancia un comitato politico contro il governatore della Campania: "Ci ha traditi, il suo tempo è finito"
Si infiamma lo scontro politico in Campania con la nascita di un nuovo comitato, "Liberiamo la Campania da Vincenzo De Luca", promosso dall'ex presidente della Camera di commercio di Napoli, Ciro Fiola. Questa mattina, circa trenta persone si sono radunate davanti alla sede della Regione Campania a Santa Lucia, indossando magliette con la scritta "Liberiamo la Campania da Vincenzo De Luca". La manifestazione è stata un chiaro segnale di opposizione al governatore campano, e il messaggio principale lanciato da Fiola è forte e diretto: "Il presidente deve capire che il suo tempo è finito".
Fiola, che oggi ricopre il ruolo di presidente nazionale di Aicast (Associazione industria commercio artigianato e turismo), era in passato un alleato di De Luca. Infatti, ha appoggiato la sua rielezione alla presidenza della Regione nel 2020. Addirittura, in seno al Consiglio regionale siede la figlia di Fiola, Bruna Fiola, eletta con il Partito Democratico, lo stesso partito che ha sostenuto il governatore per due mandati consecutivi.
La rottura con De Luca e la nascita del comitato
Il rapporto tra i due, tuttavia, si è incrinato alcuni mesi fa, portando alla nascita di questo comitato politico. Fiola non nasconde la sua delusione nei confronti dell'operato di De Luca, accusandolo di non aver mantenuto le promesse fatte ai cittadini campani. "Aveva detto 'Mai più ultimi', e invece siamo ultimi su tutto", ha dichiarato Fiola. L'obiettivo del comitato, secondo Fiola, è convincere De Luca a non candidarsi per un terzo mandato e addirittura dimettersi un anno prima delle prossime elezioni. "Saremmo tutti più tranquilli, e lui potrebbe godersi la pensione sul mare di Salerno", ha aggiunto con un tono provocatorio.
Sanità, imprese e Covid Center: i punti critici sollevati da Fiola
Fiola ha criticato duramente la gestione di alcuni settori chiave della Regione Campania sotto la guida di De Luca, in particolare la sanità e il supporto alle imprese. "Come si può dire che la sanità regionale vada bene?", ha affermato, evidenziando la mancanza di un primario di senologia all'ospedale Pascale di Napoli da ben otto anni. Ha poi rivolto pesanti accuse anche sui Covid Center istituiti durante la pandemia, chiedendosi quale sia stato il loro reale impatto e quante persone abbiano effettivamente curato.
Per quanto riguarda il sostegno alle imprese, Fiola ha sottolineato come la Regione Campania abbia offerto un supporto economico nettamente inferiore rispetto ad altre regioni italiane. Ha citato, ad esempio, il caso del Veneto, che ha stanziato 100 milioni di euro per le aziende, contro i soli 1.200 euro per impresa in Campania.
Il conflitto sulla Camera di commercio e le accuse di favoritismi
La rottura definitiva tra Fiola e De Luca è avvenuta durante l'estate, quando la Regione ha bloccato il rinnovo del Consiglio della Camera di commercio di Napoli, a cui Fiola si era ricandidato. Questo blocco ha portato al commissariamento dell'ente, con l'accusa da parte di Palazzo Santa Lucia di presunte irregolarità nelle procedure di accreditamento delle associazioni di categoria coinvolte nel voto. Secondo Fiola, i controlli sarebbero stati più severi nei confronti dei suoi oppositori, ma meno rigorosi verso i suoi sostenitori.
Fiola ha annunciato che intende portare De Luca in tribunale per questa vicenda, ma ha specificato che la nascita del comitato politico non è una ritorsione per quanto accaduto alla Camera di commercio. "Quella vicenda viaggia nei tribunali", ha detto, assicurando che ci saranno ulteriori sviluppi legali nei prossimi mesi.
Il futuro politico della Campania senza De Luca
Il comitato "Liberiamo la Campania da Vincenzo De Luca" non si fermerà solo a Napoli. Fiola ha annunciato che l'iniziativa farà tappa anche negli altri quattro capoluoghi di provincia della Campania, con l'obiettivo di raccogliere consenso e proseliti. Alla domanda su chi potrebbe succedere a De Luca, Fiola ha risposto: "È stato cacciato dal Partito Democratico. Si presenti da solo, così vedremo cosa ne pensa la gente". Fiola ha lasciato intendere che saranno le forze politiche a decidere il futuro governatore, ma l'importante è che non sia più De Luca a guidare la regione.
Il comitato punta a rappresentare un movimento trasversale, capace di unire cittadini e imprenditori scontenti della gestione attuale della Regione Campania, con l'obiettivo di cambiare la guida politica della regione alle prossime elezioni.