Seduta sospesa, è bagarre
Alla Camera dopo una bagarre suscitata dai deputati della Lega, la seduta è stata sospesa. I deputati hanno innalzato uno striscione con la scritta "Azzolina bocciata". Hanno poi intonato cori al grido di "Vergogna, vergogna".
Scontro in aula
La seduta viene quindi sospesa, ma alla ripresa dei lavori il clima resta teso, con un duro scontro tra i deputati Pd e i leghisti. I primi accusano i secondi di aver messo in scena una "buffonata", e di aver "invaso i banchi dem" per utilizzarli "come palcoscenico", affermano Patrizia Prestipino e Enrico Borghi, che chiedono "rispetto".
Ma la Lega non ci sta e contrattacca, mentre in Aula continuano le proteste. "Il Pd, che scambia spesso l'Aula per un centro sociale", replica Igor Iezzi, "mette in atto una pratica intollerabile: minaccia a parole e anche fisicamente", dice lamentando un "atteggiamento violento da parte dei deputati della maggioranza".
Il clima e' tesissimo, con il leghista Edoardo Rixi che afferma: "Invito la maggioranza a stare in Aula mentre si esamina un decreto, quindi non lamentatevi". Il riferimento e' che, accusa l'opposizione, la maggioranza e' presente solo in numeri ridotti, e attacca l'opposizione che ha mostrato i banchi vuoti.
Interviene il presidente di turno, Ettore Rosato, per riportare l'ordine: "Sono consapevole che in una seduta fiume e durante la conversione di un decreto la tensione in Aula aumenta, quindi la presidenza assume un atteggiamento di tolleranza verso tutti i gruppi ma invito tutti a rispettare le regole essenziali, tra cui anche il diritto ad avere il posto assegnato ad ogni gruppo e il diritto e dovere di tutti i gruppi parlamentari di comportarsi seriamente in Aula. E invito al rispetto verso il ministro Azzolina".
Quindi, riprendono gli interventi in dichiarazione di voto finale, con l'ostruzionismo di FdI e Lega.
L'ira del Pd
A suscitare l'ira del Pd, come ha spiegato successivamente Enrico Borghi e Patrizia Prestipino, è stato il fatto che alcuni deputati della Lega hanno attraversato precipitosamente l'emiciclo e sono saliti sui banchi del Pd per fotografare i colleghi con lo striscione e poter postare la foto sui social.
Dopo la sospensione della seduta, alla ripresa è intervenuto Enrico Borghi: "I nostri banchi sono stati invasi - ha detto Borghi - non vogliamo che la Camera diventi l'anticamera di uno stadio. Noi rispettiamo l'ostruzionismo della Lega, ma pretendiamo il rispetto delle nostre prerogative". Fonte: laRepubblica
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