CUTRO. E' il giorno di Giorgia Meloni a Cutro. Come ricorderete a presenziare e a dare il suo supporto alla cittadina in provincia di Crotone e soprattutto a portare il cordoglio ai migranti per le tante vittime perse, nei giorni subito popola strage, fu Mattarella.

Il tutto dovuto all'impegno di Giorgia Meloni negli Emirati Arabi, proprio mentre si consumava la strage di Cutro.

La presidente del Consiglio Giorgia MELONI

Giunta a Cutro, entrando oggi al municipio, poco prima della riunione del Cdm ha scoperto una targa collocata nell'androne di ingresso che riprende una frase di Papa Francesco: "I trafficanti di esseri umani siano fermati", esprimendo anche il cordoglio del governo sul tragico naufragio. 

Una frase che a quanto pare prenderà vita poco dopo grazie all'approvazione anime del Cdm in merito al nuovo dl (decreto legge) che prevede una serrata stretta sugli scafisti.

Giorgia Meloni in conferenza a Cutro

Respinge nuovamente le accuse fatte al governo in merito al sentir comune che il suddetto non ha fatto abbastanza per evitare il naufragio di Cutro. E rilancia una vera e propria caccia ai trafficanti "In tutto il globo terraquo".

Il segnale simbolico

Sono queste le parole della premier che ha riunito il Consiglio dei ministri nel Palazzo Comunale della cittadina calabrese per dare un segnale forte, chiaro am soprattitto "simbolico", con un "compatto cordoglio", ma anche "concreto", dopo la tragedia del 26 febbraio in cui sono morti almeno 72 migranti, tra cui molti bambini.

Decreto approvato

Un intento chiaro, cristallino quello della Meloni che è riuscito in pieno. Un segnale concreto dato dal decreto che il Cdm ha approvato all'unanimità. E che prevede, in primis, un inasprimento delle pene per i trafficanti, con reclusione fino a 30 anni in caso di morte di più persone.

"Il reato - spiega Meloni - perseguito dall'Italia anche se commesso al di fuori dei confini nazionali. Siamo abituati all'Italia che si occupa di cercare migranti in tutto il Mediterraneo quello che vuol fare il governo è cercare gli scafisti in tutto il globo terraqueo".

Meloni e gli accordi bilaterali

Certo la norma non è di semplice applicazione e per questo l'Italia punterà su accordi bilaterali: "Più tu mi aiuti a combattere la tratta e uniformi la tua giurisdizione alla mia più io ricambio quello sforzo con maggiori flussi legali". Ma non finisce qual, la novità sta anche nei maggiori investimenti in cooperazione.

"Il decreto flussi ripristinato e fatto a livello triennale, prevede delle corsie preferenziali per gli stranieri che in patria hanno fatto corsi di formazione riconosciuti".

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