Campania. E’ ufficiale:
"Si chiude tutto alle 14”. Lo aveva già annunciato: "Chiuderemo tutto". Il sindaco di Marcianise, domenica, aveva scatenato accese polemiche da parte di cittadini, commercianti e oppositori politici. Ora quell'annuncio è diventato realtà.
Campania - Antonello Velardi
Ha firmato la nuova ordinanza, introducendo ulteriori misure restrittive volte al contenimento della diffusione del contagio da Covid-19.
Campania - Il primo cittadino
Ha disposto, dal 24 marzo al 5 aprile, "l’apertura di bar, pasticcerie e tabacchi dal lunedì al venerdì fino alle 14 (con la chiusura totale nei giorni di sabato e domenica); la chiusura di ristoranti e pizzerie e delle mense aziendali al pubblico consentendo la sola attività di delivery (consegna a domicilio) fino alle ore 22;
l’apertura di supermercati ed esercizi per la vendita di beni di prima necessità, con l’eccezione di edicole e farmacie, dal lunedì al venerdì fino alle ore 18 e nel giorno di sabato fino alle ore 14;
la chiusura di supermercati ed esercizi per la vendita di beni di prima necessità con l’eccezione di edicole e farmacie nel giorno di domenica".
Campania - Tali diposizioni
Si applicano all’intero territorio comunale, inclusa la zona commerciale e produttiva, dunque anche al Centro Commerciale Campania.
"E’ consentita la presenza in ogni singolo esercizio commerciale aperto al pubblico di massimo 5 persone a prescindere dalla grandezza del locale", precisa il sindaco Velardi nell'ordinanza.
Infine "è confermata la chiusura al pubblico anche nella fascia oraria 7,30-8,30 e quindi per l’intero arco delle 24 ore di parchi urbani, delle ville comunali, dei giardini pubblici, consentendo esclusivamente l’accesso in piazza Umberto I ai locali del Municipio".
Nel frattempo Draghi vuole riaprire le scuole anche in zona rossa
Si torna a scuola dopo Pasqua? A quanto pare si, Draghi vuole riaprire. Alla scadenza del decreto prevista per il 6 aprile, il giorno dopo Pasquetta, potrebbe arrivare una modifica delle norme attualmente in vigore.
L'ipotesi
E dal governo arrivano i primi segnali di apertura all'ipotesi di un ritorno in presenza tra i banchi anche nelle regioni in zona rossa, almeno per quanto riguarda le materne, elementari e prima media.
Il premier Mario Draghi ha assicurato:
"Per quel che mi riguarda, la scuola sarà la prima a riaprire quando la situazione dei contagi lo permetterà. Sarà la prima attività a essere riaperta, riprendendo perlomeno la frequenza scolastica fino alla prima media".
Scuole aperte dopo Pasqua
La data di riapertura rimane incerta, ma dal governo arrivano i primi segnali di disponibilità a riaprire le scuole subito dopo le festività pasquali. Oggi la ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, ha detto a Sky Tg24:
"La scuola è chiusa nelle regioni rosse e mi auguro che in questa settimana ci siano regioni che possano passare in zona arancione e quindi possano riaprire le scuole dell'infanzia, i nidi, la primaria e la secondaria di primo grado e 50 e 50 le scuole secondarie di secondo grado".
Il prossimo monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute sull'evoluzione dell'epidemia è previsto per venerdì 26 marzo, ma nel caso di passaggio di alcuni territori in zona arancione bisognerà capire se i governatori riterranno invece di prolungare la chiusura delle scuole, visto che da giovedì prossimo cominciano le vacanze di Pasqua e si tratterebbe di riaprire soltanto per tre giorni.
Più probabile che il governo prenda una decisione sulla riapertura delle scuole dal 6 aprile in avanti, quando scadrà il Dpcm in vigore.
"Già dopo Pasqua ritengo che in zona rossa, complice l'aumento delle vaccinazioni, dobbiamo rivalutare la possibilità di riaprire la scuola dell'infanzia e almeno la primaria.
È ovvio che nel frattempo sarà aumentata la campagna vaccinale e diminuiti i contagi e l'Rt", ha detto ancora la ministra Bonetti. La sua posizione è condivisa da M5s e Forza Italia. "Più teniamo i nostri bambini a casa, più miniamo il loro futuro.
Aspettare ancora per riaprire le scuole avrà solo conseguenze negative, per questo torniamo a chiedere al governo che almeno gli alunni di asili nido, scuole dell’infanzia ed elementari tornino subito in classe, e che si lavori per riportare tra i banchi anche tutti gli altri il prima possibile: i danni educativi e psicologici su di loro stanno aumentando spaventosamente", ha dichiarato Gianluca Vacca, capogruppo del Movimento 5 stelle in commissione Cultura a Montecitorio.
Le regole in vigore al momento in zona rossa
Prevedono che vengano sospese le attività dei servizi educativi dell'infanzia e le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgano esclusivamente con modalità a distanza.
L'ultimo decreto ha disposto la chiusura delle scuole automaticamente quando il rapporto tra contagi e popolazione è di 250 casi su centomila abitanti alla settimana.
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