Campania alla deriva, De Luca corre ai ripari. La seconda ondata di Covid-19 si è abbattuta prepotente sulla Regione Campania. Le strutture sanitarie vivono giorni di grande difficoltà, con i posti letto che iniziano a scarseggiare, e il futuro di certo non ha una prospettiva rosea.
Di fatto la curva di crescita dei contagi indica con chiarezza che, da qui a breve, la pressione sul sistema ospedaliero si farà ancora più forte.
Per tale motivo la Regione Campania prova a correre ai ripari.
Attraverso una nota inviata all’AIOP (Associazione italiana ospedalità privata) e all’ARIS (Associazione Religiosa Istituti Socio Sanitari), Palazzo Santa Lucia apre ad una “Manifestazione di disponibilità all’allestimento di posti letto per pazienti Covid-19: ad alta intensità di cura; a media intensità di cura; a bassa intensità di cura“.
In sostanza la Regione si rivolge ai privati al fine di ampliare la platea di posti letto per far fronte all’emergenza Covid.
Ovviamente, come si legge nella nota, la Regione intende riconoscere alle strutture inserite nel piano di potenziamento “la remunerazione di una specifica funzione assistenziale per i maggiori costi correlati all’allestimento dei reparti (…) e un incremento tariffario per le attività rese a pazienti Covid”.
Dunque la Regione sosterrà economicamente gli operatori della sanità privata che metteranno a disposizione le loro strutture per accogliere malati Covid. (Anteprime24)
Nel frattempo cresce la paura: probabile nuova zona rossa
Desta sempre più preoccupazioni la situazione del Covid-19 a Giugliano (in Campania). Nella giornata di ieri si è registrato un ulteriore balzo in avanti dei casi positivi, come riportato da Tele Club Italia. Oggi, quelli attuali, sono 773. A comunicarlo il bollettino del sindaco, Nicola Pirozzi.
Nuova zona rossa in Campania?
“I numeri odierni fotografano una situazione sempre più preoccupante che deve essere per noi tutti monito alla massima attenzione – spiega Pirozzi in un post su Facebook -. Abbiamo attualmente 773 positivi, il virus circola liberamente ed è nostro dovere porvi un freno ognuno secondo il proprio ruolo.
Stiamo ripristinando il Centro Operativo Comunale e mettendo in piedi ogni possibile azione di sostegno alle famiglie”. Poi lancia un appello: “Vi chiedo però ancora una volta di seguire le regole, evitare assembramenti e indossare sempre la mascherina. Questo è il momento dell’unità, sono vicino a chi soffre disagi economici e di salute”.
Dei 773 contagiati, 756 sono in isolamento domiciliare, 16 in ospedale, 1 solo in terapia intensiva. Il numero dei positivi è raddoppiato in meno di due settimane (il 15 ottobre erano 308). Attualmente risulta contagiato, a Giugliano, lo 0,62 % della popolazione. Una delle percentuali più alte in provincia di Napoli. La soglia d’allarme è lo 0,8 %, la stessa per cui ad Arzano è scattata la zona rossa.
L’ipotesi di un confinamento per tutta la città di Giugliano si fa giorno dopo giorno più concreta, come già paventato dallo stesso sindaco due giorni fa, in occasione della manifestazione di protesta dei commercianti a piazza Matteotti.
Su questa eventualità sta ragionando lo staff del governatore, Vincenzo De Luca. Le difficoltà logistiche di chiudere in zona rossa la terza città della Campania sono tante. L’estensione territoriale e demografica rende complicata l’applicazione di un provvedimento del genere. Da qui l’idea – plausibile – di isolare soltanto i quartieri più colpiti dalla diffusione del Covid.
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