Tragedia casa: bambina di 10 mesi ingoia una capsula di detersivo, è in coma: "Ha lo stomaco bruciato"
La mamma stava lavando i panni, quando la piccola Pearce Shepherd, 10 mesi, ha ingerito una pastiglia di detersivo liquido finendo in
coma con gravi danni allo stomaco e i polmoni gonfi di muco. Succede in
Scozia dove la madre, Melissa Cairney, 27 anni, ha immediatamente portato la piccola in ospedale ma la neonata ha immediatamente inziato a vomitate e lasua situazione si è aggravata.
Ora è in coma al Royal Hospital for Children di Glasgow dove i medici la stanno tenendo sotto osservazione. Le sue speranze di sopravvivenza sono buone ma non è ancora chiaro se subirà effetti sul lungo periodo.
L'incidente è avvenuto lo scorso 31 luglio nella casa di famiglia a Lennoxtown, nell'East Dunbartonshire, dove Melissa vive insieme al marito Dave Shaepherd, 36 anni, e ai suoi altri quattro figli.
“Ero in cucina a preparare la cena e a fare il bucato. Tutti i bambini erano nelle vicinanze. Una delle compresse deve essere caduta dal piano di lavoro sul pavimento - spiega disperata la mamma al Daily Record- e prima che me ne accorgessi, Pearce ne aveva afferrata uno e ne aveva pizzicato l'angolo. È successo tutto troppo in fretta”.
Sulla situazione della piccola la donna ha spiegato che "I medici la aggiornano minuto per minuto. È così spaventoso non sapere cosa sta succedendo. So che i prodotti sono velenosi ma non pensavo che avrebbero messo la mia bambina in coma” ha aggiunto Melissa.
Succedeva il 20 giugno. Bambina suda marrone: lo strano caso provocato da un batterio.
Una ragazzina francese di 9 anni, all’improvviso, ha cominciato a mostrare una colorazione marrone su naso, fronte, bocca e guance, durata cinque settimane. Lo strano «colorito» riguardava però solo le zone esposte alla luce, non l’area degli occhi (protetta dagli occhiali) né il collo o il corpo, coperti dai vestiti. Ma la cosa che, nell’immediato, ha sorpreso è stata che strofinando il viso con un asciugamano bagnato il colore veniva via restando sul panno. E dopo qualche ora riappariva. Dunque a colorarsi era il suo sudore.
La diagnosi
Alla fine la diagnosi dei dermatologi è arrivata: pseudocromoidrosi, patologia conosciuta. Con una novità: l’origine in questo caso era un batterio. Non era, infatti, implicata nessuna causa esterna come coloranti per tessuti, sostanze chimiche e farmaci che possono causare cambiamenti nella flora batterica alla superficie della pelle, o più raramente microrganismi che secernono pigmenti, i cosiddetti batteri cromogenici.
Il trattamento antibiotico
A seconda del caso, il sudore diventa rosso, rosa, marrone, blu, giallo, verde o nero. In questo caso la bimba , la cui vicenda clinica, descritta sulla rivista «Annales de dermatologie et de vénéréologie», è stata seguita in un ospedale della Val d’Oise.
La piccola non aveva alcun precedente clinico, non assumeva nessun farmaco o integratore alimentare, non utilizzava prodotti cosmetici e gli esami del sangue e delle urine risultavano nella norma. I dermatologi – dopo i risultati delle analisi batteriologiche e dell’analisi spettrometrica delle colonie batteriche – hanno quindi optato per un trattamento antibiotico orale e una crema a base di eritromicina, per due settimane.
E dopo 5 giorni il viso è tornato «normale». (Corriere)
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