alice e il figlio

Alice e Andrea si conoscevano da sempre, sin da quando erano bambini. Dopo molti anni di separazione, si sono ritrovati, si sono sposati e hanno condiviso insieme sia le gioie che i dolori: dalla tragica perdita del loro primo figlio, Riccardo, a causa di un parto difficile, fino alla nascita di Giacomo, un bambino nello spettro dell'autismo che ora ha sette anni.

La vita della famiglia è stata segnata da un'altra tragedia quando, il 24 febbraio 2022, Alice è venuta a mancare improvvisamente a soli 44 anni, a causa di problemi di pressione che la affliggevano da tempo. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile e ha spinto Andrea a cercare un modo per preservare il ricordo di Alice.

Il desiderio di ricordare

«Ho dovuto farmi coraggio per Giacomo. Non potevo permettermi che i ricordi sfumassero, perciò ho iniziato a prendermi qualche appunto», ha raccontato Andrea, come riportato da L'Arena. Questi appunti si sono poi trasformati in un libro scritto da Gianni Gardon, educatore, critico musicale, scrittore e amico di Andrea. Il libro, intitolato "Una favola chiamata Alice. Storia di Alice, Andrea, Giacomo e Riccardo" (Nulla Die Edizioni, 2024), rappresenta il tentativo di Andrea di regalare a Giacomo un ricordo indelebile della madre.

La presentazione del libro

Il libro è stato presentato il 21 settembre alla libreria "GIRIamo pagina" di Cerea (Verona), durante un incontro coordinato dalla professoressa Melania Ferrari. L'autore, Gianni Gardon, e Andrea hanno condiviso con i presenti il significato profondo di questa opera.

Il ricordo di Alice

«Alice era meravigliosa», ha affermato Andrea, rievocando la forza e la determinazione della moglie, soprattutto nel riconoscere le difficoltà del piccolo Giacomo. Durante la pandemia, nonostante le restrizioni, Alice è riuscita a trovare specialisti per aiutare il loro bambino, mostrando una determinazione che stupiva chi la conosceva.

Andrea ha raccontato di come Giacomo sia stato visitato da un medico di Torino, il professor Carlo Alberto Zaccagna, che ha individuato un malassorbimento intestinale nel bambino, una condizione comune nell’autismo. Grazie a una dieta prescritta dal medico, Giacomo ha ottenuto notevoli miglioramenti nella sua qualità di vita. Il professor Zaccagna, dopo aver letto il libro, ha descritto Alice come "una scintilla di luce nelle tenebre di una quotidianità oscura".

La storia di Alice e Andrea è una testimonianza di amore, resilienza e speranza. Attraverso il libro, Andrea non solo celebra la vita di Alice, ma crea un legame duraturo tra lei e Giacomo, assicurandosi che il suo ricordo continui a vivere nel cuore della loro famiglia.

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