La guerra in Ucraina ha raggiunto il giorno 486, ma ora c'è una svolta. Dopo aver intrapreso una ribellione, la brigata Wagner ha fermato la sua avanzata a soli 200 chilometri da Mosca. "Stiamo tornando indietro per evitare spargimenti di sangue", spiega il capo dei mercenari, Yevgeny Prigozhin.

Prima dell'annuncio, la capitale russa è stata coinvolta in ore di grande tensione: molte persone sono scappate, tanto che i voli verso l'estero sono stati esauriti, si è verificata una massiccia evacuazione degli edifici pubblici e il sindaco ha dichiarato: "Lunedì sarà una giornata non lavorativa. La situazione è difficile, rimanete a casa".

L'ambasciata italiana ha invitato i cittadini italiani a Rostov e Voronezh a mettersi al riparo. Le autorità russe hanno inviato un ultimatum ai mercenari: "Deporre le armi". Putin, in televisione, ha dichiarato: "Siamo stati colpiti alle spalle".

Sorge un mistero sulla sua possibile fuga (il Cremlino afferma: "È ancora qui", mentre Zelensky sostiene: "Non è più a Mosca, si sta nascondendo"). Nel frattempo, l'Ucraina ha annunciato di aver avviato un'offensiva in più direzioni sul fronte orientale.

Russia sull'orlo di una guerra civile. Ma il gruppo Wagner si ritira

La situazione a Mosca diventa sempre più critica, con una massiccia evacuazione degli edifici pubblici in corso a causa dell'avanzata del Gruppo Wagner verso la capitale russa. Il sindaco di Mosca annuncia una giornata non lavorativa per lunedì e invita i cittadini a rimanere a casa, sottolineando la difficoltà della situazione. L'ambasciata italiana invita i connazionali a Rostov e Voronezh a mettersi al riparo.

Nel frattempo, il comitato nazionale antiterrorismo di Mosca apre un procedimento penale "per invito alla ribellione armata" nei confronti di Prigozhin. L'intelligence russa lancia un appello ai mercenari affinché disubbidiscano agli ordini di Prigozhin e lo arrestino. Il presidente Putin afferma che difenderanno il loro stato da qualsiasi tradimento.

La situazione crea una massiccia fuga di persone, con i biglietti aerei verso l'estero esauriti. Le stazioni ferroviarie di Rostov-sul-Don sono sovraffollate di persone che cercano di lasciare la città.

Nel frattempo, l'Ucraina lancia un'offensiva sul fronte orientale, annunciata dal ministro della Difesa di Kiev. Il presidente ucraino Zelensky afferma che Putin non è più a Mosca e si nasconde, sottolineando che l'uomo del Cremlino è spaventato e ha creato questa minaccia.

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