ADDIO LAVINIA. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione alla morte di Lavinia Trematerra. La bimba napoletana di 7 anni morì il 26 agosto scorso a Monaco di Baviera dopo essere stata schiacciata da una statua di marmo all’interno di un albergo dove era in vacanza con la famiglia. Sul terribile episodio hanno avviato un procedimento anche i magistrati tedeschi. “Non c’era neanche un cartello per avvertire di non avvicinarsi troppo indicando una situazione di pericolo – confidò il papà della bimba al Il Mattino -. La statua era lì, senza alcuna protezione, nel bel mezzo di un giardino frequentato da tutti gli ospiti dell’hotel“. “Lo sguardo di mia figlia, che mi chiedeva aiuto, non lo dimenticherò mai più. L’ho tenuta in braccio, impotente, fino all’arrivo dell’ambulanza” le parole dell’uomo erano piene di sofferenza.

Addio Lavinia - sui soccorsi aggiunse:

“Sono arrivati nel giro di una decina di minuti. Sì, hanno fatto presto: il tempo però l’hanno perso dopo“, spiega. “Mi spiego meglio: è vero che l’ambulanza è arrivata in una manciata di minuti, ma poi – con Lavinia a bordo – è rimasta ferma almeno mezz’ora davanti all’albergo prima, finalmente, di partire“. “Mi hanno spiegato che aspettavano indicazioni su dove portarla, quale fosse un pronto soccorso disponibile e ci sono voluti trenta minuti prima che la centrale operativa di Monaco di Baviera desse indicazioni sul da farsi. Da noi funziona che se chiami il 118, il paziente in codice rosso viene trasportato nell’ospedale più vicino senza perdere neanche un minuto“. Forse, con un maggiore tempismo dei soccorsi, la piccola si sarebbe potuta salvare: questo il dubbio che affliggerà per sempre il papà di Lavinia.(Internapoli) Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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