Muore folgorato sulla regionale Taranto-Avetrana: Angelo Cotugno, ennesima vittima sul lavoro
Il 59enne era originario di San Marzano di San Giuseppe. La Procura ha aperto una inchiesta per accertare la dinamica dell'infortunio
Un'altra tragica perdita si è verificata sul luogo di lavoro in Puglia, l'ennesimo evento tragico che ha scosso la comunità locale. Angelo Cotugno, un operaio di 59 anni originario di San Marzano di San Giuseppe, ha perso la vita mentre prestava servizio per la Semat, azienda per cui lavorava, durante i lavori di costruzione del ponte Taranto-Avetrana, noto anche come regionale 8.
L'incidente, avvenuto mentre Cotugno manipolava una motopompa durante una gettata di cemento, ha sollevato interrogativi sulla sicurezza nei cantieri e ha evidenziato i rischi associati al lavoro in questa regione.
La Tragedia al Cantiere
Angelo Cotugno si trovava sul luogo di lavoro, impegnato nei compiti assegnatigli per la costruzione del ponte, quando l'incidente fatale ha avuto luogo.
Operando con una motopompa per una fase di gettata di cemento necessaria a coprire alcune tubazioni, Cotugno è stato folgorato. Secondo le prime ricostruzioni dell'incidente, la parte superiore della motopompa avrebbe interagito con i cavi aerei dell'alta tensione, causando il tragico decesso dell'operaio.
Nonostante i soccorsi immediati, Cotugno non è sopravvissuto, lasciando una famiglia in lutto e una comunità sconvolta.
Indagine della Procura
Di fronte a questa tragica perdita, le autorità hanno reagito prontamente.
La Procura ha aperto un'inchiesta per analizzare attentamente la dinamica dell'incidente e valutare eventuali responsabilità.
Il Pubblico Ministero di turno, Antonio Natale, si è recato sul posto per coordinare le prime fasi delle indagini. Questo passo è fondamentale per garantire una comprensione approfondita delle circostanze che hanno portato alla morte di Cotugno e per assicurare che giustizia sia fatta.
Il Contesto dei Rischi Lavorativi in Puglia
L'incidente mortale di Angelo Cotugno non è un evento isolato, ma piuttosto una manifestazione dei rischi lavorativi che caratterizzano la regione.
Nei primi due mesi del 2024, la Puglia ha registrato un allarmante numero di 4.223 infortuni sul lavoro.
Questi dati mettono in evidenza la necessità di un'attenzione costante alla sicurezza nei luoghi di lavoro e di un'impegnativa azione preventiva da parte delle autorità competenti e delle aziende.
La morte di Angelo Cotugno rappresenta una tragedia che ha colpito profondamente la comunità e solleva importanti questioni riguardanti la sicurezza nei cantieri e i rischi lavorativi nella regione.
L'inchiesta della Procura è un passo cruciale verso la ricerca della verità e la garanzia di giustizia per la famiglia di Cotugno.
Questo evento deve fungere da catalizzatore per un impegno rinnovato a proteggere la vita e il benessere di coloro che lavorano duramente per costruire il futuro della nostra società.