Coronavirus Francia, Macron: "Frontiere Ue chiuse e spostamenti limitati".
Anche la Francia, dove si registrano oltre 5mila casi e più di cento morti, blocca i confini e limita gli spostamenti dei cittadini per provare a fermare la diffusione del Coronavirus. Ad annunciarlo è stato il presidente Emmanuel Macron, nel solenne messaggio alla nazione. "Da domani (martedì 17 marzo, ndr) a mezzogiorno - ha detto il capo dello Stato - le frontiere d'ingresso dell'Unione europea e dello spazio Schengen resteranno chiuse". Macron: "Siamo in guerra" "Siamo in guerra", ha aggiunto Macron, spiegando che non si tratta di una guerra contro un esercito ma una guerra contro un nemico invisibile ma non meno pericoloso, il coronavirus. Quindi l'accorato appello "all'unità nazionale" per sconfiggere la pandemia. Spostamenti limitati anche in Francia Anche la Francia adotta misure restrittive per provare a contenere il contagio. "Da domani a mezzogiorno e per almeno 15 giorni - ha spiegato Macron - i nostri spostamenti saranno fortemente ridotti". Si potrà uscire di casa "soltanto fare la spesa, per motivi sanitari, andare al lavoro, e per fare un po' di attività fisica ma senza incontrarsi con altri". Monito contro i francesi nei parchi Macron inoltre ha richiamato i tanti francesi che negli ultimi giorni, nonostante l'avvertimento a spostarsi il meno possibile, hanno continuato a gremire molti luoghi di Francia, come i parchi. "Non solo non vi proteggete voi, ma non proteggete nemmeno gli altri. Anche se non presentate alcun sintomo rischiate di contaminare gli altri", incluso "i vostri cari". L'obiettivo è "proteggerci dinanzi alla propagazione del virus". Rinviati secondo turno comunali e riforma pensioni Il presidente francese ha inoltre annunciato stasera ai francesi che tutte le riforme saranno rinviate a causa dell'emergenza coronavirus, "a cominciare dalla riforma delle pensioni". Il presidente ha inoltre ufficializzato anche il rinvio del secondo turno delle elezioni comunali. Per le aziende pronti 300 miliardi Macron ha promesso una "garanzia di Stato" di 300 miliardi di euro per i prestiti bancari delle aziende. "Nessun francese verrà lasciato senza risorse" grazie alla cassa integrazione e a un "fondo di solidarietà", ha aggiunto.