L'Italia è chiamata a dare una netta accelerata al piano vaccinale, è di oggi una notizia positiva in tal senso: sarà possibile somministrare vaccini sul luogo di lavoro. Lo stesso ministro Speranza si è detto soddisfatto per questo importante passo in avanti del Paese.
Vaccini sul luogo di lavoro, il tweet di Speranza
Il ministro della Salute,
Roberto Speranza, tramite Twitter, si è detto soddisfatto per l'accordo raggiunto:
"È una bella pagina l’accordo unanime che abbiamo siglato con Orlando, sindacati e imprese del nostro Paese. Il protocollo per le vaccinazioni e quello per la sicurezza Covid ci aiuteranno a tutelare la salute nei luoghi di lavoro. Questa battaglia si vince solo uniti".
Obiettivo 100.000 vaccini al giorno
Il commissario straordinario per l'emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ha fissato a 500.000 vaccinazioni quotidiane l'obiettivo che l'Italia si impone di centrare da qui alle prossime settimane. Le premesse di questi giorni, vedi vaccinazioni effettuate durante le festività pasquali, non sono delle migliori ma la notizia di oggi potrebbe cambiare tutto.
Dopo un lungo colloquio, sindacati ed aziende hanno firmato il protocollo per la vaccinazione sul posto di lavoro. Tale protocollo, così come quello per la sicurezza, è figlio del lavoro in sinergia tra il ministro della Salute, Speranza, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ed il supporto dell'Inail.
Sergio Iavicoli,
direttore del dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’
Inail, ha affermato che: "Ogni giorno, in media, sui luoghi di lavoro vengono eseguite tra le 50mila e le 70mila visite, è verosimile che si possa arrivare a 100mila somministrazioni quotidiane" si legge su "Huffington Post".
Iavicoli precisa che:
"Non si tratta di una scorciatoia al piano vaccinale, la cui attuazione proseguirà in parallelo. Anzi, questa si configura prioritariamente come un’operazione di sanità pubblica, coniugando la valorizzazione del sistema di prevenzione nei luoghi di lavoro con la capacità vaccinale".
Vaccino sul luogo di lavoro, le modalità di attuazione
Le aziende presenteranno all'Asl le richieste sul numero di dosi necessarie a vaccinare i dipendenti che aderiranno spontaneamente, cancellato il numero minimo di 50. I lavoratori potranno essere vaccinati indipendentemente dalla propria regione di residenza e dalla nazionalità diversa da quella italiana.
I vaccini verranno forniti dallo Stato, ma le spese per l'organizzazione delle vaccinazioni saranno a carico delle aziende. I giorni di assenza sul lavoro, per smaltire eventuali effetti collaterali, inoltre, saranno conteggiati come giorni di malattia.
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