LEGNANO. Un ragazzo di 22 anni e' morto questa notte intorno all'1 quando la sua auto si e' scontrata con quella su cui viaggiavano due ragazze di 21 e 22 anni sull'Autolaghi a Legnano (Milano), all'altezza dello svincolo con la A9. Sul posto sono arrivati vigili del fuoco, polstrada e sanitari del 118 che hanno constatato il decesso del ragazzo, mentre le due ventenni sono state trasportate all'ospedale di Legnano non in gravi condizioni.

I FATTI

Stando a quanto si prende da Il Giorno Legnano, il giovane a bordo di una Fiat Panda ha tamponato verso la una di notte una Smart con a bordo due ragazze ventenni. Entrambe le vetture si sono ribaltate sulla carreggiata ed il ragazzo, probabilmente senza cinture, è stato sbalzato fuori dall'auto aziendale che stava guidando morendo sul colpo. Sul posto tre ambulanze, la polizia stradale di Busto Arsizio ed i vigili del fuoco.

Chiara uccisa a 16 anni dall'amico che amava: "La colpivo ma lei non moriva, mi ha costretto a darle tutte quelle coltellate. La resistenza del suo colpo mi ha colpito”

Chiara uccisa a 16 anni da quel ragazzino che amava. Credeva di andare ad un appuntamento e invece ha trovato la morte.

Così è morta Chiara - L'Orrore

"Una ricostruzione inoppugnabile", una storia "a dir poco raccapricciante, sia per i numerosi dettagli macabri e cruenti sia per la freddezza del racconto sia per il movente, che può apparire sotto certi aspetti incredibile e sotto altri estremamente inquietante". Così c'è scritto nella convalida del fermo del 16enne indagato per l'omicidio di Chiara Gualzetti. La sua seconda confessione conferma la prima versione, aggiungendo ulteriori dettagli: "Ricordo che non moriva e mi sono stupito di quanto fosse resistente il corpo umano".

Chiara uccisa a 16 anni - Un’ora di domande e risposte per ribadire quel che aveva già detto

Anche stavolta - come riporta il Corriere della Sera - ha raccontato delle sue figure demoniache, soprattutto Samael, l’angelo del giudizio "con cui parlo da molto tempo e che ho anche visto, un uomo di fuoco". Era rimasto ossessionato dalle serie tv, aveva ammesso ai militari mentre parlava dei suoi "demoni": "Mi sentivo come nella serie Lucifer" . Il giudice che ha confermato il fermo ha accolto la richiesta della procura: quel ragazzo potrebbe uccidere ancora.

La sua famiglia è senza parole:

"Sono come in una bolla - ha detto sua madre che era presente al'interrogatorio - Mio figlio non ha mai fatto del male a nessuno, stavamo cercando di risolvere il problema degli scatti di rabbia". Leggi anche «L’Inps non ha avuto pietà di me, sono vittima di un’estorsione». La denuncia dell'imprenditore Biagio Vallefuoco Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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