OMICIDIO GIULIA TRAMONTANO. Alessandro Impagnatiello è stato accusato di aver pianificato l'omicidio della sua fidanzata incinta, Giulia Tramontano, almeno alcuni giorni prima del tragico evento avvenuto il 27 maggio.

Omicidio Giulia Tramontano, Alessandro aveva progettato tutto da giorni

Gli inquirenti hanno rivelato prove che dimostrano la sua premeditazione, inclusa la ricerca di parole chiave sul web correlate al delitto. Durante gli accertamenti nella sua abitazione, sono emerse ulteriori contraddizioni sulla dinamica dell'omicidio e dell'occultamento del corpo.

Il profilo criminale di Alessandro:

Alessandro Impagnatiello è stato descritto come un "narcisista manipolatore" da fonti investigative e legali. Le indagini hanno rivelato che ha cercato di inscenare un suicidio, facendo credere che Giulia si fosse allontanata volontariamente per poi togliersi la vita. Il pm di Milano e il suo team sono tornati nella casa di Impagnatiello per effettuare ulteriori rilievi e sequestri legati all'omicidio, compreso il coltello presumibilmente utilizzato nel delitto e possibili indizi come bottiglie e contenitori di benzina.

Omicidio Giulia Tramontano - Coinvolgimento di complici:

Le analisi entomologiche aiuteranno a determinare il momento esatto della morte di Giulia e quando il corpo è stato collocato all'esterno. Le autorità stanno indagando per accertare se Alessandro abbia ricevuto aiuto nel nascondere il cadavere e nella pulizia dell'abitazione. Sussistono dubbi sul fatto che abbia agito da solo in queste fasi e le indagini si stanno concentrando sugli ambienti familiari.

Le domande su Alessandro e sua madre riguardo alle telecamere:

Secondo la testimonianza del gestore di un bar vicino alla casa, Alessandro e sua madre si sono recati il 29 maggio per chiedere informazioni sulla presenza di telecamere esterne al locale. Questo elemento, insieme ad altri, sta ancora venendo valutato per eventuali accuse di favoreggiamento, anche se al momento nessuno è stato formalmente incriminato.

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