Omicidio Maimone, le ammissioni di Francesco Pio Valda in aula: "Ho sparato e sono fuggito”
"Ho sentito altri colpi di pistola. Non so come sia morto Francesco Pio Maimone. Chiedo scusa alla famiglia“
Oggi, nell’aula della Corte d’Assise di Napoli, Francesco Pio Valda, accusato dell'omicidio di Francesco Pio Maimone, ha deciso di parlare. Il giovane ha ammesso di aver sparato durante una lite avvenuta il 19 marzo 2023, agli chalet sul lungomare di Napoli, ma ha precisato che non sapeva che la vittima fosse morta a causa del suo gesto. "Ho sparato e sono fuggito perché ho sentito altri colpi di pistola. Non so come sia morto Francesco Pio Maimone. Chiedo scusa alla famiglia", ha dichiarato Valda in aula, riportato da Il Mattino.
Le parole di Valda, che ha parlato in videoconferenza, sono state una svolta nel caso, anche se non hanno dissipato tutti i dubbi. Il giovane ha raccontato che la lite era iniziata a causa di una scarpa sporcata, ma la situazione è rapidamente degenerata. Secondo il suo racconto, quando lui ha estratto la pistola e ha sparato, non aveva intenzione di uccidere la vittima, ma solo di difendersi da un’aggressione che si era sviluppata durante il confronto.
La presenza di un’altra pistola e le dichiarazioni di Giuseppe Perna
In aula, però, non è emersa solo la versione di Valda. Un altro imputato, Giuseppe Perna, ha testimoniato che anche lui si trovava sul luogo dell'omicidio, ma ha affermato di essersi intromesso nella discussione per cercare di calmare gli animi. Tuttavia, la situazione è degenerata ulteriormente, e Perna ha dichiarato di aver visto altri spari, che lo avrebbero spinto a fuggire. "Io non volevo litigare con nessuno", ha detto Perna, sottolineando il suo tentativo di evitare l'escalation di violenza.
Un altro elemento che sta emergendo nelle indagini è la presenza di una seconda pistola. Valda ha confermato che, durante la discussione, un’altra arma sarebbe stata coinvolta. Tuttavia, non sono ancora chiari i dettagli riguardanti il coinvolgimento della seconda pistola nell’omicidio di Maimone, e le indagini continuano.
La richiesta di scuse e la fase finale del processo
Valda, pur ammettendo di aver sparato, ha insistito più volte sul fatto che non sapeva come fosse morto Maimone, lasciando aperti molti interrogativi sulla dinamica dell'omicidio. La sua versione dei fatti è ancora in fase di verifica da parte degli inquirenti e degli avvocati difensori, ma non ha escluso che i colpi sparati da altri possano aver contribuito al tragico epilogo.
Il processo sta ormai giungendo alla sua fase finale, con la requisitoria del pm Antonella Fratello prevista tra due settimane. La sua presentazione dei fatti e delle prove fornirà probabilmente un quadro più chiaro su cosa sia realmente accaduto quella sera fatale al lungomare di Napoli. La famiglia di Francesco Pio Maimone, intanto, continua a chiedere giustizia per la morte del giovane pizzaiolo, un episodio che ha scosso la comunità napoletana.
Le prossime tappe e l'attesa per il verdetto
Con il termine della fase dibattimentale, il caso di Francesco Pio Maimone si avvicina alla conclusione, ma molte domande restano ancora senza risposta. Saranno decisive le prossime udienze, in particolare la requisitoria del pubblico ministero, per chiarire definitivamente le responsabilità e le circostanze in cui il giovane pizzaiolo ha perso la vita.