Fiaccolata Scampia
Fiaccolata a Scampia, la rabbia e il dolore

A Scampia, Napoli, circa 700 persone hanno partecipato a una fiaccolata in memoria delle vittime del tragico crollo di un ballatoio nella Vela Celeste, un complesso di edifici residenziali noto per le sue condizioni precarie. 

L'incidente, avvenuto quattro giorni prima, ha provocato la morte di tre persone e il ferimento di altre, compresi alcuni bambini. 

La fiaccolata è partita dalla sede dell'Università Federico II di Napoli a Scampia, dove molti degli sfollati si sono rifugiati.

Un Messaggio di Solidarietà e Dolore

La fiaccolata, guidata dallo striscione "Il nostro sangue, le nostre vite. Resistete", ha espresso solidarietà alle vittime e alle loro famiglie. 

Omero Benfenati del Comitato Vele ha dichiarato: 

"Il nostro pensiero va a loro. Siamo colmi di dolore, siamo in lutto. Tutta Scampia e tutta Napoli abbracciano i nostri fratelli e le nostre sorelle". 

Questo momento di raccoglimento ha permesso alla comunità di esprimere il proprio dolore e di unirsi nel lutto.

La Protesta Contro le Istituzioni: Richiesta di Case Sicure

Oltre alla solidarietà, la marcia ha anche rappresentato una protesta contro le istituzioni locali e nazionali, accusate di negligenza nella gestione dell'abbattimento delle Vele e nella costruzione di nuove abitazioni. Le Vele, edifici di cemento eretti negli anni '70, sono stati oggetto di polemiche per le loro condizioni fatiscenti e per essere diventati simbolo di degrado sociale. 

Benfenati ha espresso rabbia e frustrazione, affermando che tragedie come il crollo della Vela Celeste erano previste e potevano essere evitate con un'azione più decisa: 

"Da anni diciamo che le Vele vanno abbattute perché possono accadere tragedie come queste. Chiediamo che venga accelerato il processo di ricostruzione e chiediamo che le istituzioni restino vicino a questa famiglia".

Richiesta di Dignità e Rispetto

Durante la manifestazione, i partecipanti si sono fermati davanti alla Vela Celeste per un minuto di silenzio in memoria delle vittime. Il portavoce del Comitato Vele ha sottolineato che le soluzioni temporanee, come l'ospitalità in palestre e scuole, non sono adeguate per chi ha perso la casa: "Noi non ci muoviamo dall'Università perché la risposta a chi aspetta da anni un alloggio dignitoso non può essere data dalle palestre e dalle scuole. Vogliamo dignità".

Un Appello alle Istituzioni

La fiaccolata a Scampia ha evidenziato non solo il dolore per le vite perdute, ma anche la persistente frustrazione di una comunità che da anni lotta per condizioni di vita migliori. La richiesta di accelerare il processo di ricostruzione e di fornire alloggi sicuri e dignitosi resta centrale, con la comunità che spera in un'azione concreta e tempestiva da parte delle autorità competenti.

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