Tragedia a Lodi: il dipendente Mario Garini trovato morto nel bagno del supermercato
Mario Garini, macellaio da 20 anni presso l'ipermercato Bennet di Pieve Fissiraga, è stato trovato senza vita dopo 7 ore. Il fratello solleva dubbi sulla gestione della sicurezza.
Mario Garini, 60 anni, residente a Chieve (Cremona), lavorava da due decenni come macellaio presso l'ipermercato Bennet di Pieve Fissiraga, in provincia di Lodi. La scorsa notte è stato trovato morto nel bagno dei dipendenti, sette ore dopo il suo decesso.
L’uomo era arrivato al lavoro per il turno delle 17, parcheggiando nell’area riservata ai dipendenti. Dopo essersi recato nello spogliatoio per indossare il camice, si era diretto verso il bagno. È stato trovato oltre la mezzanotte, dopo che i familiari, preoccupati per il mancato rientro, avevano dato l’allarme.
La causa del decesso e i dubbi sollevati
Il medico del 118, intervenuto sul posto, ha constatato che Garini è deceduto a causa di un infarto. Tuttavia, il ritardo di ben sette ore nel ritrovamento del corpo ha sollevato interrogativi sulla gestione della sicurezza interna dell’azienda.
In particolare, il fratello della vittima ha espresso perplessità, dichiarando che l’azienda avrebbe sostenuto che, nonostante l’ingresso nel supermercato, Mario non avrebbe timbrato il cartellino. Questa affermazione ha portato il fratello ad annunciare la volontà di chiedere ulteriori verifiche sulla vicenda.
Un lutto che colpisce la comunità
Mario Garini era una figura conosciuta e stimata dai colleghi e dai clienti. La sua improvvisa scomparsa ha lasciato sgomenti i familiari e la comunità di Chieve, dove l’uomo era residente.
Le prossime indagini
L'episodio ha acceso i riflettori sulla gestione delle emergenze all'interno dei grandi supermercati, con un focus particolare sulle procedure di controllo e sicurezza per il personale. La famiglia Garini ha dichiarato di voler andare a fondo nella vicenda per ottenere chiarezza sulle circostanze che hanno portato al ritardo nel ritrovamento del corpo.
L'azienda, dal canto suo, non ha rilasciato commenti ufficiali, ma ulteriori accertamenti potrebbero chiarire eventuali responsabilità e lacune nel sistema di gestione interno.
La comunità e i familiari si stringono attorno alla memoria di Mario, mentre si attende di fare piena luce su questa dolorosa vicenda.