Strage Altavilla
Strage Altavilla

Il caso della strage di Altavilla ha sconvolto l’Italia intera. Giovanni Barreca, l'uomo accusato di aver torturato e ucciso la moglie Antonella Salamone e i figli Emanuel e Kevin, è stato rinviato a giudizio dal gip di Termini Imerese. L'accusa contro Barreca, insieme agli altri due imputati, Sabrina Fina e Massimo Carandente, è quella di omicidio volontario. La vicenda si è consumata in una villetta a Altavilla, dove l'operaio, in un contesto di presunto «esorcismo», ha ucciso brutalmente la sua famiglia.

Le vittime, secondo le indagini, sono state sottoposte a torture estreme prima di essere uccise. La tragedia è avvenuta nel mese di ottobre, scatenando shock e indignazione tra i residenti locali e l’opinione pubblica. L'incidente ha portato alla morte della madre e dei due figli, i cui corpi sono stati trovati in condizioni terribili, aggravando ulteriormente la gravità del crimine.

Giovanni Barreca: dal ricovero in Rems al carcere

Giovanni Barreca, inizialmente ritenuto non imputabile, era stato trasferito in una Rems (residenza per l'esecuzione di misure di sicurezza), a causa di una perizia psichiatrica che ne aveva dichiarato l’incapacità di intendere e volere. Tuttavia, la posizione di Barreca è stata messa in discussione dal Riesame, che ha accolto il ricorso della procura, stabilendo che l'uomo fosse imputabile e potesse quindi essere processato. Ora, a seguito del rinvio a giudizio, il gip ha disposto il ritorno in carcere per Barreca, con l’esecuzione del provvedimento prevista nei prossimi giorni.

Il ricorso della difesa e la posizione in Cassazione

Il difensore di Giovanni Barreca, l’avvocato Giancarlo Barracado, ha presentato un ricorso in Cassazione contro il rinvio a giudizio, sostenendo che la perizia psichiatrica iniziale non giustifichi l'imputabilità dell'uomo. Secondo l'avvocato, il rinvio a giudizio sarebbe infondato, e si spera che la Suprema Corte prenda una decisione favorevole alla sua difesa, potendo eventualmente stralciare la posizione di Barreca dal caso. La difesa ha chiarito che l’accusa di omicidio volontario potrebbe non essere supportata da prove sufficienti, sulla base delle valutazioni precedenti.

La costituzione di parte civile dei familiari di Antonella Salamone

Nel contesto del processo, i familiari di Antonella Salamone, la moglie di Barreca, si sono costituiti parte civile nel processo. Questo passo è stato preso per cercare giustizia per la vittima e le sue due giovani vittime. L’accusa di omicidio volontario nei confronti di Barreca e degli altri imputati si fonda non solo sulle testimonianze e le prove raccolte, ma anche sul dolore e la sofferenza dei familiari, che ora cercano giustizia per le vittime della strage.

Il processo che segnerà il destino degli imputati

Il processo per la strage di Altavilla promette di essere uno dei più seguiti in Italia, non solo per la brutalità del crimine, ma anche per la complicata situazione legale che circonda gli imputati. Mentre la difesa si prepara a lottare per la revisione del caso in Cassazione, le famiglie delle vittime sperano in una sentenza che possa finalmente portare giustizia alla memoria di Antonella, Emanuel e Kevin. La conclusione del processo rappresenterà una fase cruciale in un caso che ha scosso profondamente la comunità di Altavilla e non solo.

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