Coppia gay aggredita a Roma: «Eravamo a braccetto, accerchiati da dieci giovani»
È il secondo caso in pochi giorni
A Roma, in viale Glorioso, due ragazzi gay sono stati aggrediti da un gruppo di una decina di giovani mentre passeggiavano a braccetto. Rosario Coco di Gaynet ha reso noto l’episodio, spiegando: «Le vittime non hanno avuto bisogno di cure mediche, ma sono sconvolte. Ci hanno raccontato: ‘Eravamo a braccetto, neanche per mano’».
Supporto legale e richieste urgenti
La coppia è in contatto con il Circolo Mario Mieli, che li aiuterà dal punto di vista legale e morale. Rosario Coco ha inoltre richiesto al governo un intervento immediato con un pacchetto di misure nazionali per contrastare l’omofobia. Tra le proposte:
- Estensione della legge Mancino.
- Fondi per l’educazione sessuale.
- Servizi per le persone Lgbtqi+ in ogni comune.
- Garanzia di farmaci per le persone trans.
- Costituzione di parte civile da parte delle amministrazioni in caso di aggressioni omofobe.
I dettagli dell'aggressione
L’aggressione è avvenuta tra le 22 e le 23. Secondo Gay Help Line, che ha offerto supporto alla coppia, ogni anno si registrano circa 3.600 casi di discriminazione o aggressione su oltre 20.000 contatti provenienti da tutta Italia.
Un precedente a Capodanno
Pochi giorni prima, nella notte di Capodanno, un altro episodio simile si è verificato nella Capitale. Stephan e Mattia, un’altra coppia gay, sono stati picchiati da un gruppo mentre si tenevano per mano in zona Malatesta. Le foto dei loro volti tumefatti, diffuse dall’associazione Gaycenter, sono state mostrate il 4 gennaio durante un presidio di protesta e solidarietà in piazza Malatesta.
La delibera contro l'omotransfobia
Il 7 gennaio, l’Assemblea Capitolina discuterà una delibera contro l’omotransfobia, promossa dal Partito Democratico con il sostegno del Movimento 5 Stelle. Tra le misure proposte:
- Integrazione delle sanzioni per reati di competenza comunale con multe fino a 500 euro.
- Adozione di misure preventive per contrastare l’omotransfobia.
Un segnale di cambiamento
Secondo Fabrizio Marrazzo, presidente del Partito Gay Lgbt, la proposta colma l’assenza di una legge nazionale e rappresenta un importante segnale di cambiamento. «Questa delibera è già stata approvata in 10 comuni italiani e ci auguriamo venga adottata da molti altri».