andrea guido

Un normale tragitto a piedi lungo le vie di Lecce si è trasformato in un’occasione straordinaria. Andrea Guido, assessore comunale ai Servizi Sociali, ha rinvenuto per terra un assegno bancario dal valore incredibile: 49 milioni di euro. La vicenda ha suscitato grande curiosità, sia per l’enormità dell’importo, sia per il senso civico dimostrato dall’amministratore, che non ha esitato a mettersi in moto per restituire il prezioso titolo al legittimo proprietario. Di seguito, i dettagli di un episodio fuori dall’ordinario che ha attirato l’attenzione di tutta la città.

Una scoperta inaspettata

L’episodio è avvenuto in viale Francesco Lo Re, una strada del centro di Lecce. Andrea Guido, mentre camminava a pochi passi da un’azienda di spedizioni, ha notato per terra qualcosa che, a prima vista, sembrava un semplice scontrino. Avvicinandosi, ha realizzato che si trattava invece di un assegno. Lo ha raccolto e, con sua grande sorpresa, ha letto un importo da capogiro: 49 milioni di euro. A colpirlo, oltre alla cifra, è stata la certezza che si trattasse di un assegno autentico.

Il racconto dell’assessore Andrea Guido

In un’intervista riportata dal “Corriere”, Andrea Guido ha spiegato le sue prime reazioni: «Pensavo fosse uno scherzo, una trovata pubblicitaria, ma non lo era. L’assegno, autentico e intestato a un imprenditore locale, era adagiato sul marciapiede a pochi passi dall’ingresso di un’azienda di spedizioni». La scena era talmente surreale da farlo dubitare della veridicità di quanto stava accadendo. In pochi secondi, però, ha preso consapevolezza della situazione, accorgendosi che non si trattava di un gioco ma di un caso più unico che raro.

L’incredulità davanti a quegli zeri

Come ha raccontato lo stesso Guido, il momento più sorprendente è stato quello in cui ha effettivamente realizzato l’entità del valore: «Quando ho visto tutti quegli zeri, non riuscivo a crederci. Era una cifra surreale». Immaginare un assegno da 49 milioni di euro in una normale giornata lavorativa ha generato inizialmente confusione e incredulità, ma l’assessore non si è lasciato prendere dal panico e ha agito prontamente.

La scelta di contattare il corriere

Una volta verificato che l’assegno fosse reale, Andrea Guido ha pensato dapprima di rivolgersi alla questura. In seguito, ha però deciso di contattare il corriere operativo nella zona per capire se si potesse rintracciare più rapidamente il proprietario. «Era un suo cliente e lo ha subito avvisato: era già dai carabinieri per denunciare lo smarrimento dell’assegno», ha spiegato l’assessore. Grazie a questa iniziativa, la soluzione è arrivata in tempi brevi, evitando ulteriori complicazioni.

Un imprenditore locale come beneficiario

L’assegno, come riferisce Andrea Guido, era intestato a un imprenditore locale. Questi, al momento dello smarrimento, si trovava dalle forze dell’ordine proprio per denunciare la perdita del titolo di credito. La vicenda, fortunatamente, ha così potuto concludersi nel migliore dei modi: l’assegno è stato restituito al legittimo proprietario e il rischio di utilizzi illeciti è stato scongiurato.

Nessuna ricompensa, ma solo “sonni tranquilli”

Dopo aver consegnato l’assegno, Guido è tornato ai suoi impegni quotidiani. L’imprenditore, a quanto pare, non avrebbe ancora chiamato l’assessore per ringraziarlo, ma quest’ultimo ha dichiarato di non essere in cerca di riconoscimenti: «Sono felice per lui, perché stanotte dormirà sonni tranquilli». Un gesto di altruismo che testimonia il forte senso di responsabilità civica dell’assessore e che, di riflesso, esalta anche il tessuto sociale di Lecce.

La risonanza dell’episodio

Un assegno da 49 milioni di euro è decisamente fuori dall’ordinario: non stupisce dunque che la notizia abbia fatto rapidamente il giro della città, attirando l’attenzione dei media locali e nazionali. Molti cittadini si sono interrogati su come fosse possibile perdersi un titolo di tale importo e, soprattutto, in che modo possa essere stato scambiato per un banale pezzo di carta gettato a terra. L’unico dato certo, al momento, è che la tempestiva azione di Andrea Guido abbia evitato ulteriori problemi all’imprenditore.

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