CAMPI FLEGREI. Il ministro Nello Musumeci ha ribadito la necessità di valutare il passaggio dall'allerta gialla all'allerta arancione per l'area dei Campi Flegrei. In un'audizione alla commissione Ambiente della Camera, il ministro ha confermato quanto dichiarato alcuni giorni fa in seguito alle attività di ricerca condotte dalla commissione Grandi Rischi.

Musumeci ha dichiarato che al termine di una riunione avvenuta il 27-28 ottobre, la commissione Grandi Rischi ha comunicato la necessità di prepararsi a un possibile passaggio a un livello di allerta superiore rispetto al giallo nell'area dei Campi Flegrei.

Citando le parole della commissione, il ministro ha spiegato che "l'insieme dei risultati scientifici rafforza l'evidenza del coinvolgimento di magma nell'attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo.

Campi Flegrei, la relazione della Commissione

La relazione della Commissione fa pensare che il quadro complessivo attuale potrebbe evolversi ulteriormente." Questo passaggio è delicato poiché, se confermato, potrebbe indicare la possibilità di un'eruzione in un'area ad alta densità abitativa come quella dei Campi Flegrei.

"La popolazione deve essere costantemente informata"

 "La situazione in atto nell'area - afferma - richiama l'attenzione di tutti i livelli istituzionali verso i temi dei rischi naturali. I rischi naturali devono essere conosciuti, indagati e la Repubblica è chiamata ad adottare politiche coerenti per la loro mitigazione, senza reticenze e omissioni: la popolazione deve essere costantemente informata dell'esposizione a eventuali rischi naturali del territorio su cui vive".

"Nella zona rossa mezzo milione di persone"

 "Lo scenario eruttivo e l'identificazione della zona rossa e della zona gialla" riguardo l'area dei Campi Flegrei "sono state ridefinite nel giugno del 2016, con un decreto della presidenza del Consiglio, di concerto con Regione Campania e Comuni interessati: la zona rossa è quella da evacuare immediatamente in caso di eruzione e comprende circa mezzo milione di persone; la zona gialla è quella in cui si trovano persone esposte a significativa ricaduta di cenere: questa zona comprende circa 800mila persone".

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