Francesca De André contro il padre Cristiano: "Riarrangia i brani di un morto per monetizzare"
In un’intervista a Novella 2000, Francesca De André critica aspramente il padre Cristiano, accusandolo di sfruttare l’eredità artistica di Fabrizio De André senza valorizzare il proprio talento.
Francesca De André torna a parlare del suo rapporto complicato con il padre Cristiano. Nell’intervista a Novella 2000, l'ex gieffina non risparmia critiche, accusandolo di sfruttare i brani del nonno Fabrizio per fini economici, senza mai sviluppare appieno le proprie capacità artistiche.
Francesca De André: le Critiche alla Carriera del Padre
Francesca, figlia del cantautore Cristiano De André e nipote dell’iconico Fabrizio De André, ha lanciato pesanti accuse contro il padre. «Continua a riarrangiare i brani di un morto per monetizzare», ha dichiarato, evidenziando come, a suo avviso, Cristiano si appoggi all'eredità del padre anziché puntare sul proprio talento. "Ha sempre lasciato che le sue miserie prendessero il sopravvento sulle virtù," ha aggiunto.
La Vita Sentimentale e il Doloroso Passato con l’Ex Compagno
Francesca ha inoltre parlato della sua vita privata, rivelando di stare frequentando una nuova persona ma di non sentirsi ancora pronta a definirsi "impegnata". La trentenne ha poi ricordato la condanna del suo ex fidanzato, Giorgio Tambellini, per violenza domestica, una vicenda che le ha lasciato "segni indelebili". «Ho imparato a riconoscere chi è nocivo per la mia serenità e me ne difendo allontanandolo», ha spiegato.
La Presenza di Daniele Interrante come Sostegno
In questo difficile percorso, Francesca ha trovato conforto in Daniele Interrante, con il quale ha avuto una relazione in passato. "Mi è stato vicino. L'amore che ci ha legato ha lasciato spazio a un legame speciale. Sappiamo di poter contare l'uno sull'altra," ha dichiarato, descrivendo un’amicizia profonda che dura nel tempo.
Il Duro Passato in Comunità e il Distacco dalla Famiglia
Francesca ha raccontato anche il difficile periodo della sua adolescenza, vissuto in una comunità. «Nessuno volle farsi carico di me, inclusa Dori Ghezzi, moglie di mio nonno Fabrizio, che in un primo momento sembrò volermi adottare. Mi abbandonarono tutti», ha confidato, sottolineando come l’abbandono della famiglia abbia segnato profondamente la sua vita.