De Luca ha deciso, nuove disposizioni in Campania nei prossimi giorni. I provvedimenti
I cimiteri potranno restare aperti il 1 e il 2 novembre, per il Ponte di Ognissanti, ma ai Sindaci che decideranno di consentire l'accesso nei camposanti spetterà garantire il rispetto delle misure anti contagio, dal distanziamento interpersonale al divieto di assembramenti, fino all'apposizione di cartellonistica per indicare il numero massimo di persone all'interno. Lo comunica l'Unità di Crisi della Regione Campania, che si è riunita per stabilire di concerto con l'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) le determinazioni necessarie per la commemorazione dei defunti.
Il comunicato giungerà a tutti i comuni della Regione che, a quel punto, in maniera autonoma, decideranno se i cimiteri possono restare aperto o chiusi. In alcune città i sindaci si sono mossi anticipatamente: molti sono stati già chiusi, altri invece hanno optato per la scelta di aprire più volte nei giorni precedenti per garantire un afflusso migliore ed evitare assembramenti.
Nei giorni scorsi erano emerse le due posizioni contrastanti di Regione e Comune di Napoli: se da un lato il governatore Vincenzo De Luca aveva detto chiaramente che sarebbe stato opportuno, in chiave anti contagio, chiudere i cimiteri tout court, il sindaco Luigi De Magistris si era invece espresso a favore dell'apertura, affermando che era già pronto il piano di distanziamento.
La decisione di De Magistris
I
cimiteri napoletani infatti in occasione della festività di
Ognissanti saranno aperti da mercoledì 28 ottobre al 2 novembre dalle 7 alle 16 e saranno aperti tutti i varchi di accesso. Lo ha stabilito l'amministrazione comunale con l'obiettivo di «
scongiurare assembramenti» nei giorni di particolare affluenza individuati nelle giornate di sabato 31 ottobre, domenica 1 e lunedì 2 novembre. Sul fronte della viabilità, l'amministrazione evidenzia che a causa dei lavori della metropolitana permane la
chiusura, carrabile e pedonale,
di via Santa Maria del Pianto all'altezza dell'impianto di cremazione comunale.
Le raccomandazioni per la commemorazione
Secondo quanto disposto dall'Unità di Crisi sarà quindi compito del Sindaco, una volta accertato che la situazione epidemiologia del proprio territorio sia compatibile con l'apertura dei cimiteri, assicurarsi che vengano rispettate anche le seguenti misure anti Covid:
-
- individuazione di protocolli o linee guida comunali specifici per prevenire o ridurre il rischio contagio
- l'accesso al cimitero deve essere regolamentato in modo da evitare assembramenti e garantire il rispetto delle distanze interpersonali
- gli ingressi devono essere dilazionati e non si potrà sostare più del tempo necessario all'interno
- deve esserci un cartello che mostri il numero di persone ammesse contemporaneamente
- vietata qualsiasi forma di assembramento
- garantito percorso segnalato per ingresso e uscita con opportuna segnaletica
- controlli sull'uso delle mascherine e del rispetto della distanza
- misurazione della temperatura all'ingresso, con divieto di accesso in caso sia superiore a 37,5 gradi
- all'utenza deve essere fornito prodotto per l'igiene delle mani
- le modalità di spostamento da e per il cimitero, con mezzi pubblici o privati, devono essere disciplinate e controllate
- controlli anche nelle aree esterne, dove c'è la vendita dei fiori
- si deve garantire il rispetto della normativa nazionale
“De Luca adesso basta, chiudi tutto”, i commercianti vogliono il lockdown in Campania per salvare il Natale
Seimila commercianti scrivono al Governatore De Luca per chiedere un immediato lockdown in Campania. L’obiettivo è chiudere tutto adesso per salvare il Natale. Autrice dell’iniziativa la FdC, Federazione del Commercio, Artigiani, Imprese e Professionisti della Campania, nata durante i giorni di inizio pandemia.
De Luca, i commercianti invocano il lockdown
Come riporta il Mattino, si tratta di un movimento spontaneo, consapevole adesso delle difficoltà del sistema sanitario e della necessità di abbassare la curva epidemica. “Evidentemente il lockdown è necessario almeno per la città di Napoli. Allora venga decretata subito, con urgenza”.
Solo così si potrebbe evidentemente salvare lo shopping natalizio, che in alcuni settori, si legge sempre nella missiva, consentono di “incassare fra il 50 e il 70 degli introiti di un intero anno”.
Sono circa seimila i commercianti aderenti al FdC. Il portavoce della Federazione, Enzo Perrotta, presidente dei commercianti di Vomero e Arenella, spiega che hanno discusso l’altra notte fino all’alba per stilare la lettera e convergere su una richiesta unanime: lockdown subito, senza ulteriori indugi.
“Noi non possiamo stare ad aspettare – spiega Perrotta -. Per fermare il contagio basta limitare la circolazione dei cittadini per quindici giorni. Ma deve essere lockdown vero con chiusura di tutte le attività comprese banche e tribunali, e con limitazioni anche nei trasporti pubblici”.
Le richieste però sono chiare: lockdown ma con immediato sostegno a tutte le attività, il blocco dei decreti ingiuntivi e dei canoni di locazione e delle bollette. Quindici giorni di chiusura totale che consentano agli ospedali di riprendere fiato, per poi ripartire di nuovo in vista del Natale.
Insomma: chiudere la Regione o parte di essa adesso, per riaprire a metà o fine novembre, quando si mette in moto lo shopping natalizio. “Partire con la chiusura totale delle attività dopo quel periodo – prosegue Perrotta – significherebbe mettere definitivamente in ginocchio il mondo del commercio”. Fonte: Tele Club Italia
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