La scomparsa di Kata a Firenze, avvenuta quasi un mese fa, continua a suscitare preoccupazione e apprensione. Il nonno della piccola, proveniente dal Perù, ha lanciato un appello pubblico e ha fornito importanti indicazioni agli investigatori.

Parlando a una emittente televisiva locale, ha chiesto di raggiungere sua figlia e ha rivelato una pista da seguire. Le sue parole, riportate anche da "Quarto Grado", risalgono al 15 giugno, cinque giorni dopo il rapimento della bimba di 5 anni, avvenuto mentre giocava con altri bambini nel cortile dell'ex hotel Astor, la struttura in cui la famiglia risiedeva.

Il nonno di Kata ha indicato con determinazione:

"L'ultima notizia che ho è che avrebbero visto Kata salire su un autobus insieme a una coppia. Mia nipotina non indossava gli stessi abiti che sua madre le aveva messo". Con un volantino in mano che mostrava la foto della bambina scomparsa, ha cercato di sensibilizzare il pubblico sulla sua ricerca.

La madre della piccola, Katherine Alvarez, ha lanciato un appello commovente:

"Mi rivolgo a chiunque abbia preso mia figlia, anche per errore: liberate Kata o fateci sapere se è ancora viva". Ha inoltre invitato tutti a partecipare al presidio organizzato a Firenze, promosso dall'associazione Penelope e dalla comunità peruviana, che si terrà lunedì sera in piazza Dallapiccola, a un mese dalla sparizione della bambina. Ha espresso il desiderio che le istituzioni e i cittadini di Firenze partecipino a questo importante momento di solidarietà.

Gli avvocati della famiglia, Filippo Zanasi e Sharon Matteoni, hanno recentemente incontrato i pubblici ministeri per fornire ulteriori informazioni e garantire la loro piena collaborazione. Le indagini dei carabinieri, coordinate dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli e dai pm Christine von Borries e Giuseppe Ledda, sono in corso con massimo impegno per cercare di far luce su questa dolorosa vicenda.

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