La città di Napoli è tra le sedici città italiane in cui la temperatura raggiungerà quasi i 40 gradi oggi. Il Ministero della Salute ha contrassegnato Napoli con il bollino rosso, indicando "condizioni di forte disagio bioclimatico e di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche". Questa situazione critica è ancora più grave nelle aree interne della provincia e della regione.

Un problema ulteriore è la situazione già difficile degli ospedali nella città. Gli ospedali si trovano già in difficoltà e la prevista ondata di calore potrebbe causare un ulteriore afflusso di pazienti ai pronto soccorso. Le strutture ospedaliere stanno cercando di organizzarsi per far fronte a questa possibile situazione, ma il sovraffollamento è una sfida significativa.

Il direttore dell'Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva

Ha spiegato che è stato attivato un protocollo che prevede l'utilizzo di ambulatori a bassa intensità, ovvero postazioni assistenziali gratuite condotte dai medici di continuità assistenziale. Questa soluzione è stata già adottata durante l'ondata di calore dello scorso luglio e sembra funzionare.

Tuttavia, i pronto soccorso continuano a risentire della situazione critica, soprattutto nella provincia di Napoli. A esempio, presso il pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori ad Acerra, si è verificata un'aggressione al personale infermieristico da parte di un paziente che cercava di superare la fila. L'aggressore ha insultato il personale, lanciato una sedia e attaccato un'infermiera e una guardia giurata. I carabinieri sono intervenuti per gestire la situazione.

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