Lutto nel giornalismo napoletano. E’ morto Gianpaolo Santoro. Il giornalista ha lavorato in diverse testate, tra cui Il Mattino, per molti anni.
Lì è stato, negli anni ’80, inviato, poi vaticanista e giornalista sotto la direzione di Pasquale Nonno.
Santoro, che viveva da tempo in provincia di Caserta, a Mondragone, si stava dedicando due siti internet ai quali quotidianamente dedicava ogni sforzo, nonostante soffrisse di una malattia degenerativa che gli stava minando il corpo, ma non la mente, rimasta quella, lucida, del giornalista di razza che è stato.
Tra i numerosi post social in suo ricordo, citiamo quello del collega Giuseppe Crimaldi:
“Addio, Gianpaolo Santoro, amico mio carissimo. In te avevo un fratello maggiore. Sei stato un maestro di vita e di lavoro.
Come faccio adesso senza più le nostre telefonate notturne? Perché adesso mi sentirò ancora più solo?
Mi mancherai ogni giorno”.
Chi era Gianpaolo Santoro
Giornalista professionista ha lavorato come inviato per il quotidiano il «Mattino di Napoli» e il quotidiano «Roma» scrivendo di politica, cronaca, attualità e sport.
Per due anni ha svolto l’attività di quirinalista. È stato il responsabile delle pagine meridionali de «L’Avanti». Ha collaborato da Napoli con l’agenzia AdnKronos e con il quotidiano «Reporter».
È direttore de «Il napoletano». È stato responsabile dell’informazione politica della Fininvest per il Mezzogiorno e della rubrica «Parlamento In».
Ha pubblicato «Bari & Dispari» (Manifestolibri); «La solitudine dei numeri uno» (Manifestolibri); «Giulio» (Cento Autori) e «Napoletani» (Cento Autori).
Napoli e tutto l'ordine si stringe al dolore dei familiari. Tanti i messaggi di cordoglio giunti in questo momento dalle varie testate giornalistiche alle quali Gianpaolo ha contribuito.
Gianpaolo, dalla penna facile e non sempre gentile, lascia un gran vuoto, non solo come professionista ma come uomo.
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