REDDITO DI CITTADINANZA. Verrà corrisposto d’ufficio, e quindi senza necessità di fare domanda, il bonus di 150 euro previsto dal Decreto Aiuti ter in favore dei nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza. Il pagamento avverrà quindi automaticamente nel mese di novembre 2022. Chi percepisce il reddito di cittadinanza troverà quindi insieme alla rata mensile anche l’ulteriore quota di indennità una tantumintrodotta alla luce del perdurare della situazione di crisi causata da inflazione e caro energia. Il testo del Decreto Aiuti ter attualmente disponibile in versione bozza riprende quanto già disposto a luglio in relazione al bonus di 200 euro, e si suppone quindi che resteranno inalterate le regole operative adottate dall’INPS per il pagamento dei 150 euro. a liquidazione sarà quindi contestuale a quella della quota mensile di reddito riconosciuta a novembre. Ne resterà quindi escluso chi per il mese previsto dal nuovo decreto non percepirà l’assegno, come coloro che hanno a novembre il mese di stop previsto dopo 18 mesidi pagamento. Inoltre, non tutti i nuclei familiari che percepiranno il reddito di cittadinanza a novembre avranno automaticamente diritto al pagamento: ne resteranno esclusi quelli in cui è presente almeno un beneficiario, singolarmente, del bonus di 150 euro.

Bonus 150 euro e reddito di cittadinanza, esclusi i nuclei con titolari di diritto autonomo all’indennità una tantum

La presenza del diritto ai 150 euro di novembre come lavoratore, pensionato, o a titolo di esempio come stagionale del turismo o lavoratore dello sport, comporterà il venir meno dello stesso diritto in capo al nucleo familiare titolare del reddito di cittadinanza. Questo uno degli aspetti evidenziati dalla bozza del Decreto Aiuti ter, che per l’appunto prevede che l’indennità una tantum:
“non è corrisposta ai nuclei in cui è presente almeno un beneficiario delle indennità di cui all’articolo 31, e di cui ai commi da 1 a 11 del presente articolo.” Le regole tuttavia non dovrebbero cambiare rispetto a quanto già previsto per il bonus di 200 euro di luglio. Ne resterebbero quindi esclusi i nuclei familiari all’interno dei quali è presente un componente che ha percepito l’indennità di 150 euro come lavoratore dipendente, pensionato, titolare di assegno sociale o ancora accompagnamento con decorrenza entro il 1° ottobre 2022, così come a titolo di esempio i beneficiari di Naspi o DIS-COLL nel mese di novembre o di disoccupazione agricola per il 2021. Esclusi anche i nuclei percettori del reddito di cittadinanza in cui un componente percepirà il bonus di 150 euro come lavoratore stagionale o dello spettacolo o ancora i lavoratori domestici con uno o più rapporti di lavoro nel mese di novembre. All’INPS spetterà quindi il compito di effettuare verifiche aggiuntiveper i nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza, preventive all’erogazione del bonus di 150 euro. Il tutto tentando di rispettare la tempistica di pagamento del Decreto Aiuti ter, ossia il mese di novembre. (Informazionefiscale)
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