Trovato morto a 19 anni in una sala giochi: Davide Carbisiero ucciso da tre colpi di pistola
La tragedia a Cesa, nel Casertano. Sul corpo del giovane almeno tre ferite da arma da fuoco. Sospetti sul padre della fidanzata, ex detenuto per droga

Un colpo al cuore della provincia di Caserta. Davide Carbisiero, appena 19 anni, è stato trovato senza vita questa mattina, domenica 13 aprile, all’interno di una sala slot situata lungo la strada Aversa-Caivano, nel territorio di Cesa. Il suo corpo giaceva immobile sul pavimento, con evidenti segni di violenza. I primi rilievi parlano chiaro: sarebbe stato ucciso con almeno tre colpi di arma da fuoco.
Il ritrovamento nella sala slot e l’avvio delle indagini
È stata una scoperta scioccante quella fatta dai primi dipendenti o avventori che hanno trovato Davide intorno alle 7 del mattino. Immediato l’allarme ai carabinieri, che si sono precipitati sul posto. La sala giochi è stata subito posta sotto sequestro per consentire i rilievi della scientifica. L’area è stata transennata e blindata per ore, mentre all’esterno si radunavano amici, parenti e curiosi, increduli davanti a una tragedia inspiegabile.
Secondo quanto trapelato da fonti investigative, sul corpo del ragazzo sono state trovate almeno tre ferite compatibili con colpi d’arma da fuoco. Gli inquirenti non escludono l’ipotesi dell’omicidio premeditato.
Chi era Davide Carbisiero
Davide era originario di Succivo, un comune poco distante. Incensurato, descritto da chi lo conosceva come un ragazzo tranquillo e riservato, non risultava legato ad ambienti criminali. Nessun precedente, nessun problema noto con la giustizia. E proprio questo rende la sua morte ancora più inquietante. Perché un ragazzo senza ombre dovrebbe finire ucciso in modo tanto brutale?
La pista del padre della fidanzata: il movente potrebbe essere personale
Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori, ce n’è una che sta prendendo sempre più consistenza: quella che porta al padre della fidanzata di Davide. L’uomo ha un passato difficile, con una condanna per spaccio di sostanze stupefacenti e una recente uscita dal carcere. Gli inquirenti stanno cercando di capire se tra lui e Davide ci fossero tensioni, conflitti o questioni personali irrisolte.
Nessuna accusa formale è stata ancora mossa, ma i carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Aversa stanno scavando in questa direzione, cercando collegamenti, tracciando movimenti, analizzando i tabulati telefonici e le telecamere di sorveglianza dell’area.
Le ultime ore di vita del ragazzo: un giallo ancora da decifrare
Uno dei nodi più delicati riguarda la ricostruzione delle ultime ore di vita di Davide. Quando è arrivato in sala giochi? Era solo? È stato attirato con un pretesto o si trovava lì abitualmente? Risposte che al momento mancano, ma che potrebbero emergere nelle prossime ore grazie alle testimonianze, ai filmati e alle analisi forensi.
Il silenzio dei familiari è totale, stretto in un dolore muto e sconcertato. Gli amici, invece, si sono riversati sui social per ricordarlo con foto, messaggi e ricordi: “Un ragazzo d’oro”, scrive qualcuno. “Non meritavi questo”, aggiunge un altro.
Una comunità sotto shock: il dolore di Succivo e Cesa
La notizia si è diffusa rapidamente in tutta l’area tra Succivo, Cesa e Aversa. Il dolore ha colpito con forza una comunità già provata da tensioni sociali e da una crescente preoccupazione per la criminalità giovanile. In molti chiedono giustizia e verità, ma soprattutto vogliono sapere perché.
Il sindaco di Succivo ha espresso cordoglio a nome dell’intera amministrazione, dichiarando che “la comunità è attonita e vicina alla famiglia in questo momento di straziante dolore”. Anche a Cesa si valuta la possibilità di una fiaccolata per ricordare il giovane.
L'autopsia e i prossimi passi delle indagini
L’autopsia, già disposta dalla Procura, sarà decisiva per stabilire con esattezza le modalità della morte e il tipo di arma utilizzata. Intanto, i carabinieri stanno passando al setaccio ogni dettaglio: frequentazioni, relazioni sentimentali, dinamiche familiari.
La verità sulla morte di Davide Carbisiero potrebbe non essere lontana, ma ciò che resta ora è l'immenso vuoto lasciato da un ragazzo di 19 anni strappato alla vita troppo presto e in un modo che ha scosso un intero territorio.