Inter - Questa volta è Darmian, un terzino, a sbloccare la solita partita complicata per l'Inter.
Il Cagliari degli ex interisti Godin e Nainggolan prima aveva dimostrato come si mette il bavaglio alla capolista dando fiato alle trombe degli esteti che vedevano la squadra di Conte poco brillante in fatto di gioco.
Certo, un particolare elogio per l'esordiente portiere-paratutto Vicario, friulano di Udine, che era stato salvato dalla traversa, ma si era dimostrato meritevole di un voto altissimo.
Poi il sogno e' svanito quando Darmian lo ha battuto.
Sarà una spiegazione semplicistica, ma l'assenza di Barella e la buona disposizione tattica del Cagliari avevano reso la vita difficile all'attacco più forte del campionato.
I numerosi salvataggi dell'esordiente portiere Vicario e una buona tenuta dell'impianto di centrocampo sardo avevano caratterizzato il primo tempo.
All'Inter basta la solidità difensiva e la voglia di vincere
Il Cagliari aveva saputo ben contrastare l'attacco nerazzurro che si è sbloccato con l'ingresso di Hakimi.
E col gol di Darmian tutto è finito in gloria per la capolista.
Arriva così l'undicesima vittoria consecutiva dell'Inter, nonostante le difficoltà, ha rafforzato la convinzione che la corsa per lo scudetto sia finita e che i sardi dovranno affrontare un finale di stagione molto difficile, specie dopo questa quarta sconfitta consecutiva.
Resta la discussione sul gioco della capolista, cioè sul sesso degli angeli, che non verrà mai definito.
Come si diceva una volta, nella classifica c'è scritto chi vince, non chi ha giocato meglio e l'INTER di Herrera passò alla storia per il suo calcio speculativo.
Conte aveva sostituito lo squalificato Barella con Sensi, aveva schierato Darmian e Young sulle corsie esterne e Sanchez davanti, accanto a Lukaku.
In panchina Hakimi e Lautaro. Semplici, privo di Cragno, aveva dato esordire Vicario in porta, inserendo Carboni in difesa, Marin e Pavoletti.
L'ennesima vittoria di squadra, l'ennesima vittoria alla Conte. Sempre più vicino al primo scudetto nerazzurro.
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