E' Luigi Ricciardelli, 51enne, da 13 anni in servizio all'ospedale Cotugno di Napoli, il medico che ha dovuto rinunciare a vaccinarsi per cedere la sua dose al governatore Vincenzo De Luca. A dare la notizia è Il Mattino. De Luca non avrebbe rispettato la fila e il regolamento previsto dal governo. Secondo il suo staff, il governatore l’ha fatto unicamente per dare l’esempio. Secondo altri, invece, avrebbe scalvacato i medici e gli infermieri che avevano la proprità in questa prima fase della campagna vaccinale. Il medico Luigi Ricciardelli infatti è il primo nella lista delle “riserve” e degli esclusi dalla vaccinazione convocati il 13 dicembre scorso. La dose doveva essere “mia o di un altro collega in fila o di un infermiere che lavora in prima linea, non ne faccio una questione personale”, ha dichiarato il 51enne. . “De Luca ha una personalità forte – ha dichiarato a Il Mattino -. La sua adesione alla campagna può essere un segnale: ma a chi ha dato l’esempio, in questo caso? A medici e infermieri?”. Secondo Ricciardelli, però, il presidente della giunta regionale non sarebbe stato l’unico “inserito con un criterio diverso da quello della prima linea”. Al vaccino avrebbe avuto accesso, prima degli operatori sanitari, anche dipendenti e dirigenti amministrativi. “Sono arrivato alle 11 e rimasto fino alle 13: ne ho contati 4 o 5 – ha raccontato -. Sia chiaro: anche loro hanno diritto alla fiala, al secondo giro a mio avviso, in quanto non hanno contatti diretti con gli ammalati”. Ricciardelli si dice pronto a sollevare il caso ai vertici dell’Azienda dei Colli. “In qualità di segretario aziendale di Fesmed, la federazione dei medici dirigenti, ho intenzione di scrivere una nota ai vertici ospedalieri”. Leggi anche Nuova ordinanza in Campania, scattano le nuove disposizioni: è zona rossa, tutto chiuso fino all'Epifania. La decisione del sindaco Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo

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