Proteste a Napoli contro G7
Proteste a Napoli contro G7

A Napoli si è svolta una manifestazione di protesta contro il G7 della Difesa, che ha riunito i Ministri della Difesa dei sette Paesi più industrializzati del mondo. Il corteo è partito da Piazza Garibaldi e si è diretto verso Piazza Bovio, ma non sono mancati momenti di tensione e scontri con le forze dell'ordine che presidiavano la zona.

I manifestanti, circa un migliaio, hanno criticato il vertice, definendolo un incontro dei "signori della guerra". Tra i partecipanti si sono viste bandiere di movimenti come Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e della Palestina. Le contestazioni erano focalizzate principalmente contro la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese, con accuse di complicità dei leader occidentali nel sostegno alle politiche militari.

Lo svolgimento della protesta: dalla piazza ai disordini

La protesta, iniziata ufficialmente alle 15, ha avuto luogo nonostante le avverse condizioni meteo. La partecipazione è stata significativa, con circa mille persone pronte a marciare verso Piazza Plebiscito, dove si stava svolgendo il vertice. Tuttavia, il corteo non è riuscito a raggiungere la piazza, poiché la zona era completamente chiusa per motivi di sicurezza. Le forze dell'ordine avevano organizzato un massiccio schieramento per impedire ai manifestanti di accedere alle aree più vicine al vertice.

Davide Dioguardi, esponente di "Rete Napoli contro la Guerra", ha commentato: "Le restrizioni della Questura ci sembrano una provocazione e una violazione del diritto democratico di manifestare". Il corteo, pur autorizzato, ha visto un incremento delle tensioni verso il finale, quando i manifestanti hanno tentato di forzare il cordone di sicurezza. Gli scontri sono degenerati con l'uso di lacrimogeni da parte della polizia per disperdere la folla.

Napoli contro G7
Napoli contro G7

Napoli blindata per il G7: disagi per residenti e turisti

La città di Napoli è stata sottoposta a forti misure di sicurezza durante il vertice. Circa 3.000 agenti delle forze dell'ordine sono stati dispiegati per garantire il controllo della situazione. La zona intorno a Piazza Plebiscito e Piazza Trieste e Trento è stata completamente chiusa sia ai pedoni che alle auto, creando non pochi disagi per residenti e turisti. Diversi varchi stretti sono stati predisposti per permettere il passaggio controllato, mentre molte strade sono state interdette al traffico.

Le limitazioni hanno interessato anche i mezzi pubblici, con alcune linee di autobus e metropolitane sospese o deviate per evitare le aree più a rischio.

Le dichiarazioni del Ministro Crosetto e le questioni sul tavolo del G7 Difesa

Durante l'apertura del vertice, il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha dichiarato: "La nostra presenza a Napoli manda un forte messaggio a chi cerca di minare i nostri sistemi democratici. Il legame che ci unisce si basa su valori di libertà e sul rispetto del diritto internazionale".

Nel corso della giornata, i Ministri della Difesa hanno affrontato i temi più urgenti, tra cui la guerra in Ucraina e la situazione in Medio Oriente. Particolare attenzione è stata rivolta alla presenza del Ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, con discussioni incentrate sul continuo supporto all'Ucraina contro l’aggressione russa.

La situazione in Medio Oriente ha ricevuto altrettanta attenzione, soprattutto dopo l'uccisione del leader di Hamas Yahya Sinwar e le tensioni legate alla missione Unifil in Libano. In una dichiarazione congiunta, i partecipanti al G7 hanno espresso preoccupazione per l’escalation di violenze nella regione e ribadito il loro sostegno a un cessate il fuoco immediato a Gaza.

NapolG7
NapolG7

Conclusioni del G7: sostegno all'Ucraina e condanna del terrorismo in Medio Oriente

Il G7 Difesa ha concluso la giornata con una dichiarazione che riafferma il supporto incrollabile all'Ucraina e condanna l'uso della violenza in Medio Oriente. Il documento condanna con fermezza l'attacco terroristico contro Israele del 7 ottobre 2023 e chiede un aumento degli aiuti umanitari nella regione di Gaza, nonché una soluzione a lungo termine per il conflitto israelo-palestinese.

In parallelo, il G7 ha sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza dei peacekeeper della missione Unifil in Libano, esprimendo preoccupazione per i recenti sviluppi che potrebbero destabilizzare ulteriormente l'area.

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