Una tranquilla giornata di pesca si è trasformata in una tragedia nel comune di Anghiari, quando Daniel Botos, un uomo rumeno di 45 anni residente ad Arezzo, è scomparso nelle acque di un laghetto. L'epilogo drammatico è arrivato dopo diverse ore di ricerche.

Daniel Botos si trovava in compagnia di quattro amici che hanno subito allertato le autorità con una chiamata, preannunciando la terribile tragedia. La comitiva aveva trascorso la mattinata presso il fiume Tevere e i laghetti adiacenti, nella zona di Motina, al confine tra Anghiari e Sansepolcro.

Questi laghi, che un tempo erano cave, offrivano un luogo di rinfresco e svago. Quello in cui è avvenuto l'incidente ha un diametro di circa trenta metri e una profondità massima di cinque metri.

Daniel e i suoi amici avevano deciso di attraversare a nuoto lo specchio d'acqua per sfuggire al caldo torrido, ma ben presto è diventato evidente che l'uomo era in difficoltà. Prima che i suoi compagni potessero fare qualcosa, è scomparso sotto la superficie, come se avesse avuto un malore o non fosse un nuotatore esperto.

Da quel momento è scattata una corsa contro il tempo. Le chiamate al numero di emergenza 118 e ai carabinieri sono state seguite dall'arrivo di ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco. I sommozzatori sono stati dispiegati per cercare Daniel nelle acque del lago, mentre l'elicottero Drago ha sorvolato la zona per fornire assistenza aerea.

Purtroppo, tutti gli sforzi sono stati vani. La zona in cui si sono svolti i soccorsi è impervia, raggiungibile solo tramite strade sterrate, il che ha complicato ulteriormente le operazioni di soccorso da parte delle autorità. È importante notare che, sebbene la pesca sia consentita nel laghetto, il bagno teoricamente è vietato.

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