La tensione è alle stelle da l'attuale Premier Mario Draghi e l'ex premier Giuseppe Conte, che continuano a scontrarsi, o quasi, su temi caldi.
Draghi contro Conte, un addio alla Via della Seta?
Da un lato c'è l'ex presidente della BCE che ha completamente cambiato la rotta sul versante Cina. Se nel marzo del 2020 il ministro degli esteri Di Maio diceva “ringraziamo la Cina per il sostegno che ci ha dato” sulla pandemia. Ora, meno di un anno e mezzo di distanza, Mario Draghi stringe una forte alleanza con gli Usa di Joe Biden per contrastare il potere di Pechino.
L'Italia, ribalta la sua posizione e la ufficializza nel documento finale del G7, tenutosi in Gran Bretagna.
Al centro delle discussioni al G7: un "tempestivo, trasparente, condotto da esperti, sulle origini del Covid-19, che includa la Cina”. Si aggiungono, inoltre e soprattutto, la concorrenza sleale sul commercio, le violazioni sui diritti umani, Hong Kong e Taiwan.
Ogni punto sottolineato nella relazione finale, tocca un nervo scoperto di Pechino, stretta tra le nazioni che la guardano dall'alto in basso.
Ma Mario Draghi, fa di più. Ed esaminerà “con attenzione il memorandum con cui l'Italia ha aderito alla Via della Seta”, il programma di espansione commerciale e politica della Cina.
L'accordo, firmato nel 2019, dal Movimento Cinque Stelle e Xi Jinping, crollerà sotto l'ombra della grande intesa di quel tempo ormai andato.
Secondo quanto riportato dal Quotidiano Il Tempo, pare che la visita di Beppe Grillo all'ambasciatore cinese non sia poi andata così a genio a Mario Draghi. Il vento fischia e tira verso Washington. (Fonte IlTempo)
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