papa francesco e alfieri

Un racconto toccante, quello del professor Sergio Alfieri, coordinatore dell'équipe medica di Papa Francesco, che ha descritto al Tg1 gli ultimi istanti di vita del Pontefice, ribadendo: “Non ha sofferto”

Il racconto di Sergio Alfieri

"Non si è reso conto, sarà partito un embolo, avrà avuto un ictus. Ma posso dirlo con certezza: Papa Francesco non ha sofferto". Così ha dichiarato Alfieri, ricordando il momento in cui è giunto alla Domus Santa Marta. "Quando sono arrivato, il Santo Padre era ancora vivo, aveva gli occhi aperti, era assistito con ossigeno e flebo, ma non era vigile. Era in coma, non respirava autonomamente, ma non aveva segni di sofferenza."

Gli ultimi incontri

Alfieri ha anche raccontato il suo ultimo colloquio con il Pontefice, avvenuto sabato scorso, due giorni prima della morte: "Gli ho detto: ‘Santo Padre, ha incontrato anche i detenuti in carcere’, e lui, pur affranto perché non aveva potuto lavare loro i piedi, ha risposto di sì."

Papa Francesco si è spento alle 7:35 di lunedì 21 aprile. Il cardinale camerlengo Kevin Farrell ha ufficializzato il decesso alle 9:47 nella Cappella di Casa Santa Marta.

Le cause del decesso

Secondo il certificato medico diffuso dal Vaticano, Papa Francesco è morto per un ictus cerebrale, seguito da coma e collasso cardiocircolatorio irreversibile.

Camera ardente e funerali

Domani, mercoledì 23 aprile, alle ore 9, la bara di Papa Francesco sarà trasferita dalla Cappella di Santa Marta alla Basilica di San Pietro. Dopo un momento di preghiera presieduto dal Camerlengo, inizierà la traslazione pubblica per permettere ai fedeli di rendere omaggio alla salma.

La cerimonia funebre si terrà sabato 26 aprile alle 10, sul sagrato della Basilica Vaticana. La Liturgia esequiale sarà presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio.

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