Angelica non ce l'ha fatta. "A volte i miracoli accadono e per questo abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti". Sono le parole del fratello di Angelica, promessa della pallavolo di Messina, che lo scorso febbraio, a soli 17 anni, aveva scoperto di avere un tumore al cervello.
Purtroppo quel miracolo non è avvenuto.
Dopo una lunga battaglia, la giovanissima pallavolista siciliana si è spenta nella sua casa di Roccalumera.
Angelica aveva viaggiato per mezza Italia, da Firenze a Milano a Empoli, per poi finire in Germania per sottoporsi ad un' operazione delicatissima al cervello. Operata dal medico catanese Vincenzo Paternò. Aveva già subito un primo intervento al Policlinico di Messina, ma non era stato sufficiente.
Per sostenere tutte le spese mediche e di soggiorno
La famiglia della ragazza aveva deciso di aprire una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe, dove si legge: "Un piccolo gesto può apparentemente contare poco, ma può significare davvero tanto, tantissimo".
E in appena due giorni, erano stati raccolti i 100 mila euro necessari per far operare Angelica, con il supporto delle suore dell‘Istituto di Alì e della Chiesa della Madonna di Porto Salvo e Santa Teresa di Riva.
Tutto sembrava essere andato per il verso giusto, ma le sue condizioni sono via via degenerate. A nulla sono valsi i tentativi disperati dei medici.
Il calvario della famiglia Abate comincia il 31 gennaio scorso.
"Angelica aveva cominciato a soffrire di forti mal di testa che non andavano via con i normali farmaci per questo tipo di problema – aveva raccontato il fratello Carmelo a Fanpage.it -.
Così l'abbiamo portata prima in guardia medica e poi al pronto soccorso dell'ospedale di Taormina dove i medici, dopo averla sottoposta a tac, hanno scoperto una massa di cinque centimetri nel suo cervello. Si trattava di un raro tumore che rappresenta appena il 2% di tutti i tumori cerebrali pediatrici".
La situazione
Era apparsa subito critica, così dopo nove giorni dalla diagnosi Angelica era stata operata a Messina per la rimozione del cancro.
"A quel punto sembrava stare bene, il 25 marzo ha anche festeggiato il 18esimo compleanno, ma dopo un paio di mesi ha ripreso a stare male.
A maggio abbiamo viaggiato per mezza Italia, da Firenze a Milano, è arrivata persino ad uno stato di pre-coma, fin quando non abbiamo trovato questa struttura in Germania.
Abbiamo lanciato una prima raccolta fondi lampo con la quale abbiamo messo insieme circa 100mila euro in tre giorni, il che ci ha permesso di venire la prima volta ad Hannover, dove è stata operata il 20 maggio".
“Vorrò ritornare ciò che sono stata Angelica una determinata giocatrice di pallavolo. Il mio sogno è di andare a New York. Il mio luogo preferito è la mia cameretta, dove tengo più di 300 libri, la migliore medicina al mondo…”. Diceva Angelica. Parole che oggi stringono il cuore. (Fanpage)
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