Cambiano i giochi per le vaccinazioni. Le Regioni dovranno vaccinare anche chi ci abita per lavoro o per assistenza familiare. E' sicuramente un'ordinanza che potrà semplificare la vita di molte persone che sono residenti in un luogo ma che di fatto vivono in un altro. Dopo la corsa alle 500 mila dosi di vaccino, cambia la distribuzione.
Vaccino - L'ordinanza che cambia tutto
L'ordinanza è stata firmata stamani dal commissario per l'emergenza Covid Figliuolo.
Figliuolo ha disposto che ogni Regione o Provincia autonoma procederà alla vaccinazione della popolazione anche non residente.
"Dovrà procedere alla vaccinazione non solo della popolazione residente ma anche di quella domiciliata nel territorio regionale per motivi di lavoro, di assistenza familiare o per qualunque altro giustificato e comprovato motivo che imponga una presenza continuativa nella Regione o Provincia autonoma".
E' questa una disposizione che si è resa necessaria e che ancora una volta cambierà la distribuzione dei vaccini disponibili. Non si terrà più conto della popolazione residente, ma anche di quella domiciliata. (Fonte
Repubblica)
Le modalità per ottenere il vaccino
Le modalità sono ancora da definire. Chi potrà avere il vaccino? C'è possibilità di scelta di dove farlo, se in residenza o domicilio?
Il problema era stato posto diverse settimane fa per la vaccinazione degli insegnanti. Altissimo infatti il numero delle persone che insegnano in altre regioni rispetto a quella di residenza. Queste potrebbero essere costrette a far ritorno a casa chiedendo giorni di permesso e pagandosi (da soli) il viaggio per ottenere il vaccino.
Corsa al vaccino
E' corsa alle 500 mila dosi giornaliere di vaccini anti Covid. Una corsa che deve avere un piano ben delineato che coinvolga tutte le parti, comprese le regioni.
500 mila dosi di vaccini al giorno, è corsa
Alle 500 mila dosi di vaccino somministrate "non si arriverà domani mattina, dobbiamo interagire con il territorio". Anche l'intervento delle regioni è decisivo per realizzare il preciso obiettivo della campagna vaccinale.
A parlare è Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile. Oggi si è riunito alla Camera in commissione Affari sociali sullo stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da Sars-CoV-2.
Curcio ha sottolineato la necessità di procedere nella ricognizione regione per regione. E' importante capire "il livello di disponibilità" delle regioni e dei territori. Sono quindi necessari dei luoghi dove somministrare dosi di vaccino.
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