Reggio Emilia - Sequestra la moglie in casa, le toglie il bancomat e l'auto poi la picchia. E' l'ennesimo caso di violenza domestica.

Reggio Emilia, picchiava la moglie

Un 43enne originario di Caserta, ma residente a Castellarano (Reggio Emilia) è stato denunciato per maltrattamenti ai danni della moglie. Non solo, l'uomo avrebbe commesso i gesti dinanzi ai suoi figli, minorenni. Il Tribunale di Reggio Emilia ha disposto per l'uomo l'allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla vittima, una donna 43enne. Gli è stato inoltre prescritto di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna.

A Reggio Emilia, sequestrava la moglie in casa

I comportamenti aggressivi dell'uomo, andavano ormai avanti da anni, tre almeno. Secondo quanto accertato dai Carabinieri l'uomo avrebbe percosso ripetutamente la donna. Le avrebbe, inoltre, sottratto la tessera bancomat e delle chiavi dell'auto per impedirle di allontanarsi e di effettuare acquisti. Diverse sono le volte in cui la donna era dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso per medicare le ferite che l'uomo le aveva procurate dalle percosse.  (Fonte CasertaNews)

Omicidio a Brusciano

E' sgomento a Brusciano, qui un uomo ha chiamato gli agenti, in palese stato di agitazione, sostenendo di aver ammazzato sua sorella. All'arrivo la polizia ha trovato l'uomo su di un pianerottolo ancora con l'arma tra le mani e il cadavere di sua sorella di fianco.

"Correte - ho ucciso mia sorella" - Tragedia a Brusciano

È stato proprio lui a chiamare la polizia. “Correte, ho ucciso mio sorella”. Quando gli agenti del commissariato di polizia di Acerra sono intervenuti in via Rollessini a Brusciano, lui aveva ancora con se l’arma. Aveva l'arma tra le mani e la brandiva anche contro la polizia mentre la sorella, Vincenza Cimitile, 56 anni, giaceva sul pianerottolo tra il il quarto e il quinto piano.

Brusciano, i Carabinieri - l'uomo aveva disturbi psichici

Poi con lentezza gli agenti sono riusciti a tranquillizzarlo. Questo gli ha concesso di intervenire, per evitare che la situazione peggiorasse ulteriormente. Stando a quanto si apprende dalle prime indagini condotte sul caso: l’uomo soffrirebbe di problemi psichici e viveva proprio con quella sorella che ha ucciso al culmine di una lite. L'uomo era in cura presso il centro di igiene mentale di Acerra. Sul posto il pm e la scientifica per i rilievi. (Fonte Antepria24) Leggi anche: Da oggi tutti a cena "fuori”, al via le riaperture serali per i ristoranti all'aperto: le nuove regole Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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