GUERRA UCRAINA. Davanti ai microfoni di una tv americana, il leader turco si sbilancia sulle intenzioni del presidente russo: "Ho impressione che voglia terminare il conflitto". Tra le principali ragioni, la situazione sul campo diventata ormai "problematica" per il Cremlino. "Un importante passo avanti ci attende", sottolinea il numero di Ankara. Che intanto chiede all'omologo russo di "restituire a Kiev tutti i territori occupati, compresa la Crimea".
Il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan torna a parlare della guerra in Ucraina e si sbilancia sulle intenzioni del suo omologo russo Vladimir Putin, dopo l’incontro avuto con lui a Samarcanda in occasione del 22esimo vertice dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco). “Ho impressione che voglia terminare il conflitto”, ha detto in un’intervista alla tv americana Pbs il leader turco. Che ha poi ribadito la volontà di fare da mediatore tra le parti e chiesto la “restituzione a Kiev di tutte le terre invase, compresa la Crimea”.

“Situazione russa problematica”

“Mi sta dimostrando che è disposto a porre fine a questa situazione il prima possibile”, ha detto di Putin il leader turco. Secondo lui, l’improvvisa apertura del capo del Cremlino a una soluzione presumibilmente negoziale della guerra dipenderebbe dall’evoluzione del conflitto sul campo. “Il modo in cui si stanno svolgendo le cose ora è piuttosto problematico”, ha infatti spiegato il leader in quello che è parso un chiaro riferimento alla riconquista di oltre 2mila chilometri quadrati messa a segno nell’ultima settimana dalle forze ucraine ai danni di Mosca.

“A Kiev tutti i territori occupati”

Erdogan, che pure in più occasioni ha dimostrato vicinanza a Putin senza risparmiare attacchi all’Occidente, si è detto fermo nel voler chiedere alla Russia di restituire tutte le zone invase.  "Se in Ucraina si stabilirà una pace, ovviamente la restituzione delle terre che sono state occupate diventerà molto importante. Mosca ha fatto alcuni passi in questa direzione e anche noi”, ha dichiarato il presidente turco. Che incalzato sulla questione della Crimea ha poi aggiunto: “Con il mio caro amico ne parliamo dal 2014 e più volte gli abbiamo chiesto di lasciarla. Ma purtroppo in questo caso non è stato compiuto alcun progresso".

I prossimi passi

In attesa di quello che lo stesso Erdogan ha definito “un significativo passo in avanti”, altre azioni distensive nei confronti di Kiev sarebbero state promesse da Putin alla Turchia. Tra queste, anche “lo scambio di 200 prigionieri in seguito a un accordo tra le parti”. Nel frattempo, prosegue la mediazione di Ankara per accelerare le trattative: "Tutto ciò che vogliamo fare e che vogliamo vedere è porre fine a questa battaglia con la pace. Sia che si tratti di Putin sia che si tratti di Zelensky, ho sempre chiesto e raccomandato questo. La gente sta morendo e nessuno vincerà alla fine della giornata", ha concluso Erdogan. Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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