Il sindaco di Napoli non ci sta più e e parte all'attacco. "Se NAPOLI viene commissariata, come città ci cappottiamo completamente".
Lo ha detto il sindaco di NAPOLI Luigi de Magistris, intervenuto questa mattina a Radio Crc. "NAPOLI in questo momento - ha aggiunto de Magistris - non potrebbe reggere nelle mani di un oscuro funzionario dello Stato, di un burocrate che penserebbe solo a muovere le carte la mattina e a non fare altro".
Secondo il sindaco de Magistris
"E' una certezza che viviamo tutti i giorni il fatto che ci siano alcuni, sia in Consiglio comunale che in Consiglio metropolitano, che non pensano all'interesse generale, ma soprattutto al particolare, a quello di sé stessi e del partito, andando poi contro la città o pezzi di città.
Il mio auspicio, che fino ad ora ha avuto successo, è che questi siano la minoranza; se questi invece diventano la maggioranza dei consiglieri è un problema".
L'auspicio del sindaco
Quindi espresso da de Magistris è che "al di là degli schieramenti il consigliere risponda non solo alla propria coscienza, ma a quello che è il mandato degli elettori, e non credo che l'elettore dia il mandato per andare contro la città, contro i lavoratori, soprattutto in un momento storico come questo".
Nel frattempo la situazione in Campania non è delle migliori
Il covid mette in ginocchio anche la
Caritas campana, con contagi tra gli ospiti delle strutture che hanno costretto alla quarantena gli operatori impiegati all'interno della struttura.
Campania - Lo rende noto il delegato regionale Carlo Mele
Che lancia un appello alle istituzioni per avere “un’attenzione privilegiata per le strutture, per i poveri e per tutti gli operatori”.
“Non possiamo far mancare il nostro aiuto ai poveri – ha sottolineato Mele – la nuova emergenza critica ha messo in allerta anche la Caritas del territorio”.
Campania - Il delegato
Da’ notizia “di persone ospiti delle nostre strutture risultate positive che costringono alla quarantena i nostri servizi e gli operatori/volontari impegnati”.
Mele ha scritto ai direttori delle oltre venti diocesi campane con la “drammatica consapevolezza di chi e’ rimasto l’ultimo baluardo al fianco dei piu’ poveri”.
“Non possiamo mancare a questo impegno – ha aggiunto – dobbiamo fare quanto e’ possibile per non far mancare l’aiuto e il sostegno alle tante persone che bussano alle nostre porte chiedendo un pasto caldo, un posto letto, un ascolto, un conforto, senza venir meno a tutte le procedure di sicurezza previste dal protocollo”.
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