Nel carcere di Verona, Filippo Turetta avrà oggi l'opportunità di rivedere i genitori per la prima volta dopo l'orrore dell'omicidio di Giulia Cecchettin, avvenuto nella sua città natale. Sebbene il mercoledì non sia di norma dedicato ai colloqui per i detenuti nel reparto infermeria, dove Turetta è attualmente detenuto, il via libera è stato dato dal pm di Venezia Andrea Petroni dopo l'interrogatorio di garanzia in cui il giovane ha ammesso il delitto.

Dopo aver versato lacrime e confessato di essere "affranto" per la tragedia, Turetta si prepara ora ad affrontare la possibile strategia difensiva basata sulla seminfermità. Gli avvocati della famiglia Cecchettin sono pronti a contrastare questa mossa difensiva, annunciando di aver già pronti "i nostri periti" nel caso in cui l'avvocato di Turetta dovesse presentare il "vizio di mente" come argomento a favore del giovane. La famiglia e i legali non credono all'ipotesi di follia, evidenziando elementi che suggeriscono una premeditazione, come l'acquisto anticipato di nastro adesivo e la fuga in Germania.

Possibile infermità mentale e stalking per Filippo Turetta

Oltre alla possibile seminfermità, la famiglia Cecchettin ha avanzato l'ipotesi di un'altra aggravante: lo stalking. Gli avvocati sostengono che Turetta ha dimostrato di essere un molestatore assillante, esercitando un controllo ossessivo sulla vittima attraverso chiamate e messaggi incessanti, conducendo a un "uso padronale del rapporto."

I funerali di Giulia Cecchettin

Intanto, mentre le indagini si sviluppano e si discute delle possibili difese di Turetta, resta aperta la questione dei funerali di Giulia Cecchettin. La data della cerimonia funebre è ancora incerta, poiché l'autopsia è fissata per l'1 dicembre. La Basilica abbaziale di Santa Giustina in Prato della Valle (Padova) è il luogo designato per la celebrazione, ma i tempi sono vincolati dai necessari permessi della procura e dall'organizzazione di un evento che prevede un grande afflusso di persone e la presenza di autorità nazionali.

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