4 novembre, Mattarella: "L'Italia è uno Stato libero grazie alle Forze Armate"
4 NOVEMBRE. "La pace è un valore da coltivare e preservare e, più che mai, l'odierna aggressione scatenata dalla Federazione Russa contro l'Ucraina, ci chiama alla responsabilità di testimoniare concretamente le nostre convinzioni, sottolineando la necessità di presidiare, con i nostri alleati, i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale", ha detto il presidente della Repubblica.
Mattarella - La cerimonia per la festa delle Forze armate si è chiusa con l'inno di Mamel
Poi accompagnato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lasciato piazza Venezia in macchina, per raggiungere Bari dove continueranno le celebrazioni della giornata dell'Unità nazionale e la festa delle Forze Armate. In precedenza, dopo l'inno di Mameli, il presidente della Repubblica aveva ricevuto dai corazzieri la corona d'alloro e sotto le note della Leggenda del Piave era salito a deporla davanti al sacello del Milite ignoto, all'Altare della patria. "Celebriamo oggi il Giorno dell'Unità Nazionale e, in questa giornata, rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all'Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico". Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al ministro della Difesa Crosetto.Il messaggio di Mattarella
"La pace è un valore da coltivare e preservare e, più che mai, l'odierna aggressione scatenata dalla Federazione Russa contro l'Ucraina, ci chiama alla responsabilità di testimoniare concretamente le nostre convinzioni, sottolineando la necessità di presidiare, con i nostri alleati, i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale".
Il capo di stato poi aggiunge:
"Dalla fine di febbraio si combatte, si muore nel cuore d'Europa. Sono passati molti mesi senza che si intraveda uno spiraglio. Eppure la pace continua a gridare la sua urgenza. Una pace giusta, fondata sul rispetto del diritto internazionale e sulla libertà e la libera determinazione del popolo ucraino. Perché non vogliamo e non possiamo abituarci alla guerra" ha detto Mattarella.