Forte scossa di terremoto in Croazia fa tremare anche l'Italia. E’ stata avvertita poco fa una scossa a Trieste. Tante le segnalazioni della popolazione triestina: tantissimi i tweet.
Si tratta di una nuova scossa a 19km da Zagabria, in Croazia. Oltre 635 le segnalazioni in un raggio di 184 km. Secondo alcuni utenti non è stata una scossa forte come quella di Petrjnia.
Come riporta l’Ingv la scossa è stata registrata alle ore 18.01 ad una profondità di 10 chilometri. La scossa è stata avvertita anche a Trieste e in altre città del nord Italia. Ancora non sono stati resi noti le condizioni di cose o persone.
Terremoto, nuova scossa a Pozzuoli, la quarta in sei giorni
Un terremoto di magnitudo 1.2 della scala Richter, ad un chilometro di profondità, è stato registrato dall'Osservatorio vesuviano (sede locale dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), nella zona flegrea alle porte di Napoli, nel comune di Pozzuoli, alle 15.47. L'anno è cominciato così come era terminato il 2020.
Nell'area della Solfatara sono stati quasi 100 i terremoti registrati lo scorso anno. Gli ultimi episodi sabato scorso: uno sciame sismico cominciato alle 10 del mattino, con una scossa di magnitudo 1, a 1,3 chilometri di profondità; seguita venti secondi dopo da una seconda scossa di magnitudo 0,3 con 800 metri di profondità. La più forte, avvertita anche a Napoli, nella zona flegrea di Bagnoli fu stata registrata alle 10.18, di magnitudo 1,7, a 600 metri di profondità.
Torna a suonare la campanella nella scuola italiana ma non in tutte, e, comunque, in ordine sparso
Da giovedi' 7 gennaio si torna in aula nelle scuole elementari e nelle medie, oltre a quelle dell'infanzia. Fatta eccezione per Calabria, Campania e Puglia.
Le scuole superiori di secondo grado rivedranno in aula i ragazzi da lunedi' 11 gennaio, con presenze al 50%. Ma non sara' cosi' per tutto il Paese.
L'Alto Adige, infatti, ha deciso di tentare un ritorno verso la normalita' e, da giovedi' 7 gennaio, apre anche gli istituti superiori con presenze fino al 75% e con un minimo del 50%".
Scuola, in Campania
l’ordinanza prevede che nei giorni 7, 8 e 9 gennaio 2021 restino sospese le attività didattiche in presenza dei servizi educativi e della scuola dell’infanzia della prima e della seconda classe della scuola primaria e delle pluriclassi della scuola primaria che comprendano la prima e/o la seconda. Riprenderanno in presenza a partire dall'11 gennaio.
Dal 7 al 17 gennaio restano invece sospese le attività didattiche in presenza delle classi della scuola primaria diverse dalla prima e dalla seconda. Dal 7 al 24 gennaio restano quindi sospese le attività didattiche in presenza della scuola secondaria di primo e secondo grado, dei laboratori scolastici e le attività in presenza di formazione, anche diversa da quella scolastica.
In Calabria
scuole superiori chiuse fino al 31 gennaio, scuole elementari e medie chiuse fino al 15 gennaio, restano aperti invece gli asili. E' quanto prevede un'ordinanza firmata oggi dal presidente facente funzioni della Regione Calabria.
In Puglia
"le scuole di ogni ordine e grado, dalle primarie alle superiori, saranno in Ddi, Didattica digitale integrata, sino a venerdi' 15 gennaio 2021". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha fermato l'ordinanza nella serata di martedi'.
L'ordinanza sara' in vigore "per un periodo limitato di tempo, quindi e' provvisoria e precauzionale, in attesa che la cabina di regia del ministero della Salute chiarisca l'effettivo livello di pericolo". In Sicilia si ricomincia venerdi' 8 gennaio e, in queste ore, si sta decidendo con il Cts regionale per l'avvio delle superiori.
In Sardegna l'ordinanza per le scuole superiori di secondo grado dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Ma a quanto pare i ragazzi torneranno in presenza da fine mese.
Non mancano, poi, oltre alle posizioni di altri governatori che non hanno emesso ordinanze ma esprimono scetticismo, oltre ad una profonda preoccupazione, su una riapertura delle superiori dall'11 gennaio, le decisioni di alcuni presidenti di Provincia e di sindaci che hanno gia' deciso di non riaprire le scuole in presenza nel mese di gennaio.
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