Bimbo di due anni muore un mese dopo la caduta dal balcone
La speranza si è infranta per la famiglia di Safi Fourat, il bambino di due anni caduto dal quarto piano di un palazzo di via Verga a Civitanova lo scorso 28 ottobre. Dopo un mese di intensi sforzi da parte del personale medico dell'ospedale Torrette di Ancona, il piccolo non ce l'ha fatta, lasciando la sua famiglia in lutto.
Il tragico incidente si è verificato mentre il bambino si trovava a casa di parenti a Civitanova insieme ai suoi genitori, una famiglia tunisina residente a Porto Sant'Elpidio. Nonostante gli sforzi costanti dei medici nel corso del mese, le lesioni riportate nell'incidente sono risultate troppo gravi per consentire al piccolo di riprendersi.
Il decesso di Safi Fourat è avvenuto il 28 novembre, esattamente un mese dopo l'incidente. L'autopsia sul suo corpo è già stata eseguita. La Procura di Macerata aveva aperto un fascicolo per omicidio colposo sulla vicenda, cercando di fare luce sulle circostanze che hanno portato alla tragedia.
L'intera comunità di Civitanova sotto choc
La comunità locale è profondamente colpita dalla notizia e si unisce al dolore della famiglia di Safi Fourat in questo momento difficile. La storia continua ad essere seguita attentamente dalla procura.
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Una profonda tragedia ha scosso la tranquilla Valle di Maddaloni, dove si è verificato un ulteriore e sconvolgente caso di suicidio nella mattinata di giovedì 7 dicembre.
La vittima di questo gesto estremo è Antonio Della Peruta, un promettente studente universitario di soli 25 anni. Il giovane ha deciso di porre fine alla sua vita, gettandosi dal Ponte dell'acquedotto carolino, proprio il giorno prima della sua attesa laurea.
La macabra scoperta del corpo senza vita è avvenuta intorno alle 2 di notte, quando i familiari di Antonio hanno lanciato l'allarme, trovando un biglietto che annunciava in modo tragico la sua decisione irrevocabile. La notizia ha gettato la comunità locale nello sconforto, mentre si cercano risposte per comprendere le ragioni di un gesto così drammatico. Continua a leggere qui