Ancora morti in Campania. Saranno anche eseguite anche alcune sanificazioni in diverse scuole. Ad Ariano Irpino, la prima zona rossa della Campania a marzo scorso, si vuole scongiurare una seconda ondata e dopo la positività di uno studente del liceo Parzanese

Tre morti in meno di 24 ore

E uffici comunali di Avellino chiusi, come alcune scuole in tutta la provincia e il sindaco di Lauro che decide di mettere in semilockdown il suo comune per evitare altri contagi. Questa è la situazione in Irpinia. Le vittime, decedute ieri nell’ospedale di Avellino, sono una donna di 81 anni di Avellino, un 87enne di Avella e un 68enne di Cervinara: erano stati ricoverati tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre.

Tutti avevano altre patologie, ma il virus ha complicato le loro condizioni.

Inoltre, saranno eseguite anche alcune sanificazioni in diverse scuole. Ad Ariano Irpino, la prima zona rossa della Campania a marzo scorso, si vuole scongiurare una seconda ondata e dopo la positività di uno studente del liceo Parzanese, tutti gli alunni e i docenti in isolamento da qualche giorno oggi si sottoporranno al tampone in modalità drive in.

Fino al 20 ottobre dovranno osservare la quarantena.

Fino a mercoledì lezioni in presenza sospese a Grottaminarda e a Caposele. Riapre la scuola dell’infanzia di Forino, ma niente lezioni a Baiano, Venticano e Villamaina. (Cronache)

Nel frattempo cresce la tensione anche per il focolaio in Rsa

Un focolaio di Covid-19 si e’ sviluppato all’interno della residenza per anziani dell’Istituto Povere Figlie della Visitazione di Maria, a Napoli, in via Colli Aminei. Lo si apprende da fonti della struttura sanitaria regionale. All’interno della residenza ci sono attualmente 48 positivi, sui 225 tamponi effettuati ieri. I positivi sono quasi tutti asintomatici a parte qualcuno che ha dei sintomi non gravi, come un po’ di febbre.

Napoli, rsa in fase di monitoraggio

L’Asl sta monitorando la residenza ed e’ intervenuta per isolare i positivi, creare percorsi che li separino dai negativi e assicurare la sicurezza dei residenti. L’Istituto Povere Figlie della Visitazione di Maria dove si e’ sviluppato il focolaio covid19 a Napoli con 48 positivi e’ una struttura residenziale mista, sociale e socio-sanitaria, organizzata in 3 moduli separati su tre diversi livelli. Al primo piano c’è la Comunità Tutelare che ospita 39 utenti e 16 suore, al secondo piano la RSA Anziani che ha 40 ospiti e al terzo piano la casa albergo che ospita 38 persone.

Il protocollo

Dopo aver appurato il focolaio, le autorita’ sanitarie hanno trasferito 3 ospiti positivi della Casa Albergo al primo piano, dove ci sono tutti gli altri positivi, per poter confinare tutti coloro che hanno il virus allo stesso piano ed limitare al massimo i contatti con gli altri piani. I contatti diretti potenzialmente infetti, sono lasciati allo stesso piano in camere separate dai covid positivi. Sono stati differenziati ulteriormente i percorsi tra i vari piani e definito il personale addetto esclusivamente al primo piano a cui sono stati forniti i dispositivi di protezione, mentre e’ stata effettuata la sanificazione di tutti gli ambienti e chiuso l’accesso a parenti e visitatori. Anche le funzioni religiose sono state sospese. (ANSA) Leggi anche: Coronavirus, Oms lancia l'allarme, record di nuovi casi nel mondo: circa 400mila in 24 ore e un milione di morti Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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