chiara petrolini

Nuovi dettagli inquietanti stanno emergendo sul caso dei neonati uccisi in provincia di Parma dalla madre, Chiara Petrolini, subito dopo il parto. Dopo l'intervista rilasciata da Samuele, padre dei bambini ed ex fidanzato di Chiara, oggi sono stati resi noti alcuni stralci di conversazione tra la ragazza e sua madre, avvenuta il giorno successivo al ritrovamento del secondo cadavere. La madre, evidentemente sotto choc, ha chiesto a Chiara: "Ma come hai fatto?", a cui la 21enne ha risposto in modo freddo e cinico: "Come hai fatto te a partorirmi". Queste frasi sono contenute nelle carte della procura e sono state rivelate dal quotidiano online ParmaToday.

La vita di Chiara dopo il dramma

Il giorno dopo aver seppellito il cadavere del figlio appena nato, Chiara ha ripreso la sua vita come se nulla fosse accaduto. È andata a fare l'estetista, ha mangiato pizza, ha fatto aperitivi e la sera si è divertita ballando in un locale. Una routine normale per qualunque ragazza della sua età, ma non per una donna che ha appena partorito. Quando gli inquirenti le hanno chiesto come fosse possibile, la sua risposta è stata tanto semplice quanto assurda: "Mi sentivo bene, per questo sono uscita". Gli investigatori ritengono che il pentimento mostrato da Petrolini non possa essere considerato sincero, in quanto "è irrimediabilmente contaminato dalle bugie che ha speso per cercare di ridimensionare la propria responsabilità anche quando posta di fronte all’evidenza".

Reazione di Chiara al ritrovamento del primo cadavere

Quando il corpo del primo bambino è stato ritrovato in giardino, Chiara non sembrava scomporsi. Si trovava a New York con la famiglia e non mostrava alcuna intenzione di tornare. "Ma chi può aver fatto una cosa del genere?", ha detto a parenti e amici parlando del caso.

Il fidanzato di Chiara non ha mai scoperto nulla fino a quando non è emersa l'intera storia. Non si è reso conto della gravidanza di Petrolini, che lui descrive come "una maschera". Non ci sono stati cambiamenti fisici in lei durante la gravidanza, né modifiche nel suo comportamento, nulla che potesse suggerire la sua condizione, nemmeno in uno stato avanzato.

Nonostante le pesantissime accuse che gravano su di lei, Chiara Petrolini si trova attualmente ai domiciliari senza braccialetto elettronico. La decisione è stata presa "tenuto conto dell’effetto deterrente che sarà moltiplicato dall’essere la prima esperienza detentiva per Chiara e del controllo che sarà esercitato dai familiari conviventi". Tuttavia, la procura ha già presentato ricorso contro la decisione del Gip, richiedendo il trasferimento in carcere. Le accuse a suo carico includono omicidio volontario aggravato (per il rapporto di discendenza e per la premeditazione) e soppressione di cadavere.

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