Andrea Purgatori, quattro medici indagati per la morte del giornalista
Nuovi sviluppi nell'inchiesta sulla morte di Andrea Purgatori, le indagini si estendono a due nuovi medici. La Procura di Roma cerca di chiarire le circostanze della morte del giornalista
L'inchiesta sulla morte del giornalista Andrea Purgatori, avvenuta nel luglio del 2023, ha recentemente preso una svolta significativa con l'aggiunta di due nuovi nomi sotto indagine. Secondo quanto riportato da diverse fonti giornalistiche, Maria Chiara Colaiacomo e Guido Laudani, entrambi medici, sono ora oggetto delle indagini condotte dalla Procura di Roma insieme ai colleghi precedentemente coinvolti.
Ampliamento delle indagini
La Procura di Roma ha esteso le indagini ad altri due medici, Maria Chiara Colaiacomo e Guido Laudani, nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Andrea Purgatori. Questi nuovi sviluppi aggiungono ulteriore complessità a un caso già intricato, con la necessità di chiarire eventuali responsabilità penali legate alla morte del giornalista.
Prossimi passaggi dell'indagine
Un'audizione prevista per il 21 marzo, affidata a quattro esperti nominati dalla Procura, sarà cruciale per chiarire le circostanze della morte di Purgatori e determinare eventuali responsabilità del personale medico coinvolto. I familiari del giornalista, rappresentati dagli avvocati Michele e Alessandro Gentiloni, hanno sottolineato l'importanza di determinare se vi siano state diagnosi errate e terapie inappropriate.
Risposte dai medici e prospettive future
Fabio Lattanzi, avvocato difensore di tre dei medici sotto inchiesta, ha sottolineato che la mancanza di conferma delle metastasi cerebrali non chiarisce completamente la situazione, suggerendo che il trattamento potrebbe aver influito sulla loro presenza. L'audizione del 21 marzo, affidata a esperti incaricati di individuare le cause della morte di Purgatori e le eventuali responsabilità mediche, fornirà maggiori dettagli e potrebbe gettare luce su questo intricato caso giudiziario.
Le parole di Fabio Lattanzi
"Il fatto che non siano state trovate metastasi cerebrali non è chiarificatore. C’è stata una radioterapia e potrebbero essere scomparse perché sono state trattate correttamente”.
Il responso dell’audizione del 21 Marzo darà maggiori dettagli. Questi esami saranno eseguiti dal neuroradiologo Alberto Beltramello, dal medico legale Adriano Tagliabracci, dal cardiologo Pasquale Perrone Filardi e dallo specialista in malattie infettive Pierluigi Viale.
I loro compiti, come sottolineato dal gip Marisa Mosetti nel conferire loro il mandato, saranno di “individuare le cause e le circostanze della morte di Purgatori e le possibili responsabilità del personale medico che ha avuto cura di lui”.