Matteo Bassetti, le mutande rubate e le avance dai maschi: «Sono l’unico virologo sopravvissuto»
Il virologo presenta 'Essere medico' e racconta aneddoti inediti sulla sua carriera e la sua vita personale
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Matteo Bassetti, noto infettivologo e volto mediatico della pandemia, torna a far parlare di sé con il suo nuovo libro Essere medico, edito da Piemme. In un’intervista al Corriere della Sera, il virologo ripercorre i momenti più intensi della sua carriera, dalla gestione dell’emergenza Covid alle critiche ricevute, fino agli episodi più curiosi della sua vita professionale e personale.
Il racconto della pandemia
Nel libro, Bassetti ricorda i difficili mesi della pandemia e il suo lavoro presso l’ospedale San Martino di Genova: «Abbiamo ricoverato tra i 5.000 e i 6.000 pazienti, molti non vaccinati. Ne abbiamo salvati tantissimi». Tra le storie che più lo hanno colpito, cita un paziente che, dopo essere guarito, ogni mattina gli invia un messaggio di ringraziamento.
Minacce e processi contro i No-vax
Bassetti ha spesso denunciato le intimidazioni ricevute dal movimento No-vax, raccontando di aver querelato un centinaio di persone e di avere ancora venti processi in corso. Tra le minacce più inquietanti, una lettera anonima in cui si leggeva: "Sappiamo dove vivono i tuoi figli, non ci fermeremo finché non vedremo scorrere il loro sangue". Ha anche sporto denuncia contro una giornalista che aveva insinuato che il suo titolo accademico fosse dovuto all’influenza del padre, Dante Bassetti, primario di Malattie Infettive a Genova.
Il rapporto con la famiglia e le difficoltà del mestiere
Bassetti racconta di aver dissuaso suo figlio dall’intraprendere la carriera medica: «Tuo nonno è stato un grandissimo medico, io anche. Vivresti di confronti. Meglio Architettura». La sua esperienza con la morte di entrambi i genitori, entrambi colpiti da tumori, ha cambiato profondamente il suo modo di relazionarsi con pazienti e familiari.
Un aneddoto curioso: le mutande rubate
Tra i racconti più insoliti, Bassetti rievoca un episodio avvenuto dopo un intervento al ginocchio: «Mi operano, mi sveglio e scopro di essere nudo. Si diffuse la leggenda che un’infermiera o una dottoressa avesse preso le mie mutande».
Il confronto con gli altri virologi
Non mancano le frecciate ai colleghi. Bassetti afferma di essere l’unico virologo “sopravvissuto” mediaticamente dopo la pandemia: «La Viola è piacente ma senza background in malattie infettive, Palù è un genio in laboratorio ma non ha mai visto un malato, Pregliasco è un professore di Igiene. Io in tv parlavo di quello che vedevo in reparto».
Avances e popolarità sui social
Bassetti confessa di ricevere molte avances, soprattutto da uomini, attraverso i social media. Tuttavia, ribadisce il suo legame con la moglie: «Ci vogliamo molto bene. E resto un eterosessuale convinto».
Con Essere medico, Matteo Bassetti cerca di riavvicinare il pubblico alla figura del medico, raccontando la sua esperienza professionale e personale con schiettezza e ironia. Tra successi, critiche e aneddoti curiosi, il libro rappresenta un ritratto inedito di uno dei virologi più discussi degli ultimi anni.