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Mena De Mare, mamma di Santo Romano

Mena De Mare, madre di Santo Romano, il 19enne calciatore ucciso la notte tra l’1 e il 2 novembre scorso a San Sebastiano al Vesuvio, racconta il suo dolore in una toccante intervista rilasciata alla Rai Campania. Santo è stato assassinato durante una lite per una scarpa sporcata. Il colpevole, un 17enne reo confesso, rischia una condanna attenuata per via della giovane età.

Il dolore di una madre: "Mi manca tutto di lui"

“Una mamma non dovrebbe mai seppellire un figlio”, esordisce Mena. “Il mio giorno ormai è fatto di visite al cimitero, casa e divano. Di Santo mi manca tutto, tutto. Non è facile crescere figli maschi in questa società, ma io ho sempre cercato di dar loro valori, principi e obiettivi. Santo amava il calcio, il lavoro, aveva sogni e traguardi da raggiungere”.

Nel ricordo del figlio, Mena si rifugia nei gesti simbolici: “Gli amici hanno portato un pallone nella cappella. Quando vado a trovarlo, gioco con lui, gli dico: ‘Parami questo tiro’. È assurdo, ma è l’unico modo per non impazzire”.

"Un gesto da maggiorenne, servono pene severe"

Mena si esprime anche sulla possibile riduzione della pena per l’assassino di suo figlio, il 17enne L.D.M.: “Questa persona ha sbagliato e deve pagare in modo adeguato. Non è giusto che mio figlio non torni più e lui tra sei anni possa uscire e tornare alla sua vita. Se mio figlio non torna, neanche lui dovrebbe avere agevolazioni. Deve esserci una condanna seria, da 20 o 30 anni, o anche il fine pena mai. Perché quello che ha fatto è un gesto da maggiorenne”.

"I ragazzi vanno seguiti, ma servono responsabilità"

Mena riflette anche sul ruolo dei genitori: “I ragazzi vanno seguiti, sempre. Non vanno lasciati soli, nemmeno a 20 anni. Se a 14 anni maneggi armi e droga, da mamma mi sentirei fallita. Però chi sbaglia deve essere punito. La punizione deve essere seria, altrimenti che lezione è?”.

Un dolore che scuote la comunità

La vicenda ha sconvolto non solo la famiglia di Santo, ma l’intera comunità. Il giovane, descritto come un ragazzo pieno di vita e passioni, è diventato il simbolo di una gioventù spezzata da un atto di violenza insensata.

Le indagini e il processo faranno il loro corso, ma per Mena De Mare, il vuoto lasciato dalla perdita di suo figlio rimarrà incolmabile.

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